AGGIORNAMENTO 20/10/2020
A seguito della campagna LAV #SALVACANGURI, queste aziende hanno formalmente assunto un impegno kangaroo-free, ossia non useranno più pelli di canguro per le loro produzioni:
31 ottobre 2019
Diadora ha deciso di non ricorrere più alla pelle di canguro nella sua produzione.
Lo ha reso noto con un comunicato stampa, in cui annuncia "l'abolizione totale della pelle di canguro da tutti i suoi prodotti a partire da fine anno 2020. La rinuncia da parte di Diadora alla pelle di canguro, comunemente usata dall’industria dello sportswear, rappresenta un ulteriore passo del percorso intrapreso dall’azienda per ridurre l’impatto ambientale della propria attività. Questa decisione conferma l’impegno di Diadora verso uno sviluppo sostenibile e responsabile”.
Siamo molto soddisfatti: Diadora si è mostrata da subito molto disponibile al confronto, ed è bastato mostrarle le evidenze delle crudeltà compiute verso i canguri – adulti e cuccioli – per ottenere questo impegno responsabile.
Come abbiamo reso noto lo scorso 1° ottobre, l’Italia è il primo paese in Europa importatore di pelli di canguro (oltre 2 milioni tra il 2012 e il 2015), pelli utilizzate prevalentemente in ambito sportivo per la realizzazione di scarpe da calcio e tute motociclistiche; ma anche per la produzione di scarpe e accessori di fascia alte del mercato di noti brand.
Ora il nostro appello è rivolto alle altre aziende italiane coinvolte, affinché seguano l’esempio virtuoso di Diadora:
Settore sportivo
Settore abbigliamento
Settore calzaturiero
Pet food
Simone Pavesi
Responsabile Area Moda Animal Free
(foto ©Hopping Pictures)