Ma la strada per liberare milioni di animali dalla sofferenza e della morte è ancora lunga.
L'Industria della Pelliccia è in declino a livello globale: pubblichiamo i dati aggiornati del numero di animali appositamente allevati.
Un breve recap per ricordare il numero immenso di animali (tra essi ci sono visoni, volpi, cani procioni, cincillà e conigli) uccisi ogni anno per ricavarne pellicce. La maggioranza delle pellicce venduta a livello globale proviene da allevamenti.
NEL MONDO
Il numero totale di visoni, volpi e cani procioni allevati per la pelliccia è di 21 milioni; sempre una strage ma con un considerevole calo rispetto ai 34,5 milioni del 2022.
IN EUROPA
Per quanto riguarda l'Unione Europea, nel 2023, 7 milioni di animali sono stati appositamente allevati e uccisi per la loro pelliccia, con un decremento rispetto agli 8,5 milioni di animali del 2022.
I numeri sono sempre elevatissimi: 6,4 milioni i visoni, 390.000 le volpi, 50.000 i cani procione, 220.000 i cincillà, 65.000 iconigli Orylag (allevati in Francia).
Non ci sono dati affidabili sul numero di conigli allevati per la loro pelliccia per la sovrapposizione con la filiera della carne.
Nel 2023 nell'UE erano rimasti 1088 allevamenti di pellicce (in calo rispetto ai 4350 del 2018).
IN CINA
Nel 2023, la produzione cinese di pellicce di volpe, visone e cane procione era di circa 10 milioni, ovvero oltre il 50% in meno rispetto ai 22 milioni di pelli prodotte nel 2022 e un calo dell'88% rispetto a un decennio fa.
In particolare, in Cina ogni anno si uccidono 3,9 milioni di visoni, 3 milioni di volpi, 3,2 milioni di cani procione.
Fonte: Fur Free Alliance
I numeri ci confortano, la risposta a tanti anni di lotte è tangibile, ma la strada per liberare milioni di animali dalla sofferenza e della morte è ancora lunga.
Il nostro prossimo obiettivo è dare concretezza all'Iniziativa dei Cittadini Europei "Fur Free Europe", di cui siamo stati co-promotori con altre ONG europee.