Ieri a Davos, durante il World Economic Forum, big della moda e società attive nel settore, si sono riuniti in una tavola rotonda per una sessione ospitata dalla Global Fashion Agenda e nella quale è stato reso pubblico il manifesto “CEO Agenda”, che consiste in 8 obiettivi prioritari di sostenibilità per i leader del settore della moda, offrendo loro indicazioni chiare su dove concentrare i propri sforzi.
Tracciabilità dei fornitori, cambiamento climatico, uso efficiente di energia, acqua e agenti chimici, rispetto e sicurezza degli ambienti di lavoro, economia circolare, quarta rivoluzione industriale, utilizzo di materiali sostenibili e promozione di sistemi salariali migliori.
Ciascuno di questi obiettivi è direttamente collegato ad alcuni dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
In relazione all’obiettivo “Utilizzo di materiali sostenibili”, vengono indicati come fattori positivi l’impegno già assunto da un numero crescente di aziende moda a rinunciare all’uso di pellicce animali in favore di materiali innovativi, oltre che le decisioni di alcuni governi (di porre restrizioni o vietare la produzione di pellicce). Oltre alla “pelliccia”, altre produzioni animali sono indicate come particolarmente critiche.
Una buona notizia per noi che da sempre sosteniamo che l'unica moda sostenibile è quella completamente animal free, che fa ricorso a fibre, rinnovabili e non, naturali o realizzate dall’uomo, a basso impatto ambientale e che non derivano da alcuna forma di sfruttamento di animali, con tutte le implicazioni del caso in termini di diritti animali, loro salute, impatto ambientale.
Per questo già dal 2015 abbiamo lanciato il progetto Animal Free Fashion, per valorizzare con un nostro rating etico e un marchio dedicato l’impegno delle aziende moda nel non utilizzare materiali animali nelle proprie collezioni.