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Danimarca: diffuso il piano nazionale per promuovere l'alimentazione vegetale

La lungimiranza del Paese scandinavo sia d'esempio per l’Italia.

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venerdì 27 ottobre 2023

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Gli alimenti plant-based sono il futuro: il Governo deve prenderne atto

Il Ministero dell'Alimentazione, dell'Agricoltura e della Pesca danese ha pubblicato un piano agroalimentare nazionale per la promozione degli alimenti vegetali, già parte di un accordo politico mirato alla “green transition” dell’agricoltura, che a partire dal 2021 stabilisce come il Governo intenda rafforzare e promuovere il settore nazionale dei prodotti plant-based.

Gli alimenti a base vegetale sono il futuro.[...] Il piano d'azione per gli alimenti a base vegetale ispirerà l'azione di tutti gli attori del nostro sistema alimentare che ogni giorno influenzano le nostre scelte alimentari: dagli agricoltori e i produttori di alimenti ai rivenditori, ai fornitori di mense e ai mercati di esportazione, e naturalmente ai consumatori. Ministero danese dell'Alimentazione

Ricordiamo che la Danimarca è uno dei principali Paesi produttori di suini d’Europa e tra i maggiori esportatori mondiali di suini e delle loro carni, suini che vengono regolarmente inviati anche in Italia per la produzione “Made in Italy” di prosciutto. Questa decisione, dunque, mostra che si tratta di una presa di posizione lungimirante e che non si nasconde dietro alibi per non modificare lo status quo. La transizione alimentare è possibile e necessaria, proprio a partire da Paesi a forte vocazione zootecnica.

Mentre in Italia il Ministero della Sovranità Alimentare si impegna per combattere le proteine alternative e gli alimenti vegetali con il Ddl “carne coltivata”, addizionato con l’emendamento “meat-sounding”, la Danimarca formalizza in un piano d’azione nazionale la Transizione Alimentare, includendo per altro fondi dedicati alla ricerca di nuovi prodotti plant-based e da agricoltura cellullare, e all’esportazione di prodotti vegetali.

La pubblicazione del piano segue infatti l'importante investimento di 1 miliardo di corone (168 milioni di euro) per far progredire gli alimenti a base vegetale annunciato due anni fa. La maggior parte è stata destinata a un nuovo Fondo per gli alimenti a base vegetale, che ha già ricevuto 101 domande da parte di startup, università e altre organizzazioni, richiedendo più del triplo del budget stanziato, un chiaro segno del potenziale del settore tra i ricercatori e le imprese europee.

Il programma è diviso in cinque ambiti d’azione:

  • 1. Rafforzamento della produzione di materie prime danesi, tramite sovvenzioni e sostegno allo sviluppo.
  • 2. Rafforzamento della catena del valore del cibo vegetale e aumento della coesione tra i vari passaggi.
  • 3. Aumento delle vendite dei prodotti vegetali.
  • 4. Esportazione di alimenti a base vegetale a sostegno di un ulteriore sviluppo del settore.
  • 5. Implementazione della ricerca e dell'innovazione tramite partenariati pubblico-privati, con l’obiettivo di contribuire a creare le basi affinché le aziende alimentari danesi diventino leader nella produzione di alimenti plant-based.

Inoltre, tra le azioni descritte nel piano sono incluse anche la formazione degli chef delle cucine pubbliche e private, una maggiore attenzione all’alimentazione vegetale nelle scuole primarie e il rafforzamento delle competenze in tutto il sistema educativo.

Un lavoro strutturato e multilivello, che concretizza quelle che sono anche le richieste espresse da LAV nel Menu del Cambiamento, fondamentali al supporto della transizione alimentare.

Tuttavia, quanto messo in piano dalla Danimarca risulta diametralmente opposto alla traiettoria agita dal Ministro Lollobrigida, che con cecità e idealismo protegge l’industria zootecnica, negandone gli abusi sugli animali e i gravi effetti sul clima e la salute pubblica.

Se non si trattasse di una realtà estremamente concreta, con ripercussioni abiette su miliardi di animali, le posizioni del Ministero italiano risulterebbero tragicomiche per la loro infondatezza ed incoerenza.

Esortiamo il Governo italiano e, in particolare, i Ministri Lollobrigida e Schillaci, a ravvedersi e seguire l’esempio danese  sostenendo la ricerca, la produzione e la diffusione degli alimenti vegetali,  disincentivando la zootecnia e gli orrori che produce, al contempo sostenendo lo sviluppo di vere eccellenze italiane basate su produzioni vegetali, all’altezza del futuro di tutti.