Ottenere l’abbattimento dei costi sproporzionati dei farmaci veterinari, riconoscere in medicina veterinaria l’uso del farmaco umano equivalente, rendere più economici i farmaci veterinari generici e ridurre gli sprechi attraverso la possibilità di cedere singole dosi di medicinali (unità posologiche) o dispensare i singoli blister: sono gli obiettivi del primo banco farmaceutico organizzato da LAV a dicembre scorso in tutta Italia.
In questa occasione, abbiamo inoltre raccolto le adesioni dei cittadini a sostegno della petizione #IPIÙTASSATI, con cui chiediamo al Governo e al Parlamento di approvare la nostra proposta di Legge per rendere più accessibili i farmaci veterinari e tutelare in modo migliore la salute degli animali - e la salute pubblica - e per diminuire la pressione fiscale che grava su cibo e prestazioni veterinarie.
Un’occasione che il Governo si è lasciato sfuggire lo scorso dicembre, quando in sede di votazione della Legge di Bilancio non ha approvato l’introduzione di una norma che avrebbe almeno aumentato la quota d in dichiarazione dei redditi per le spese veterinarie effettuate per animali non tenuti a scopo di lucro, oggi sostanzialmente ridicola (un massimo di 49 euro di detrazione, indipendentemente dal numero di animali che vivono con noi e solo se si spende più di 129 euro).
Eppure, gli animali non sono un lusso e hanno diritto alle cure e alla salute proprio come noi umani: per questo motivo auspichiamo che la nostra proposta di Legge possa essere al più presto oggetto di esame in sede legislativa.
Nel frattempo, continua la distribuzione dei farmaci raccolti grazie alla generosità dei nostri sostenitori: un’esperienza che ha dato buoni frutti e che ci auguriamo possa essere replicata anche da altri, con iniziative analoghe o la creazione di un banco farmaceutico veterinario permanente, per aiutare tanti animali e diminuire lo spreco dei farmaci inutilizzati, ma ancora idonei alla somministrazione.
Ilaria Innocenti
Responsabile LAV Animali Familiari