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Uccisi i visoni dell'allevamento di Galeata (FC), terzo focolaio di coronavirus

Ci appelliamo al ministro Lollobrigida affinché emani il decreto per attuare la cessione degli animali ancora presenti negli allevamenti in dismissione.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 07 dicembre 2022

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Basta pellicce in Europa!

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Uccisi i visoni dell'allevamento di Galeata, terzo focolaio di coronavirus

Purtroppo, comunichiamo che i visoni di Galeata (FC), terzo focolaio di coronavirus in allevamento italiano, sono stati tutti uccisi.

La notizia, non resa pubblica dalle autorità locali, è però confermata dal rapporto trasmesso dal PAFF Committee (Plants, Animals, Food and Feed), il Comitato permanente della Commissione Ue sulla sicurezza degli alimenti, salute e benessere degli animali.

Ancora una volta denunciamo una gestione inadeguata, opaca e pericolosa (anche per la salute pubblica) del contrasto alla diffusione del coronavirus negli allevamenti di visoni italiani.
Se l’ex Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli avesse adottato nei tempi previsti (fine gennaio) il Decreto per consentire il trasferimento dei visoni presso centri di ricovero, probabilmente questo focolaio non si sarebbe verificato o comunque, non avrebbe comportato l’uccisione di 1.523 animali.

Ora la sorte dei 3.660 visoni rimasti negli altri 4 allevamenti in dismissione dipende dal Ministro Lollobrigida cui spetta il compito di dare attuazione alla legge 234/2021 con la quale in Italia abbiamo vietato, per sempre, questi allevamenti.

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