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Covid e visoni: ancora "aperto" allevamento focolaio a Padova

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Ultimo aggiornamento

martedì 11 maggio 2021

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Nonostante il focolaio di coronavirus rilevato a gennaio e confermato dai successivi test, anche sierologici (con 100% animali positivi), l’allevamento di visoni (allevati per la produzione di pellicce) di Villa del Conte, Padova, non è ancora stato chiuso!

Sembrerebbe che l’allevatore abbia intrapreso un contenzioso amministrativo e che il TAR (del Lazio) abbia rimandato ogni decisione al mese di luglio!

Ci rivolgiamo al Presidente del TAR Lazio, dott. Antonino Savo Amodio, al Ministro della Salute Roberto Speranza e della Giustizia, Marta Cartabia affinché pongano in essere tutte le opportune verifiche sul contenzioso amministrativo che, di fatto, sta mantenendo “aperto” un allevamento focolaio di coronavirus nel solo ed unico interesse dell’allevatore che mira a salvaguardare la sua produzione (quindi comunque ad uccidere gli animali per ricavarne pellicce), e a tutto discapito della Salute Pubblica”, dichiara Simone Pavesi, Responsabile  Area Moda Animal Free.

Ci auguriamo che una situazione di emergenza sanitaria di tale gravità non venga gestita con la prevalente preoccupazione di salvaguardare la produzione di pellicce.

Lo scorso novembre, abbiamo diffuso immagini che documentano come nell’allevamento in questione alcuni operatori non rispettassero le minime norme di biosicurezza per evitare l’introduzione dle coronavirus tra i visoni.


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