Sul rischio per la salute pubblica connesso alla diffusione del coronavirus SARS-CoV-2 tra gli allevamenti di visoni, esperti scientifici di diversi Paesi, anche italiani come Andrea Crisanti, Fabrizio Pregliasco, Nicola Decaro si sono uniti a molti altri scienziati nei campi della virologia, delle malattie infettive, della microbiologia clinica, della medicina veterinaria e della salute ambientale, in un appello alla Commissione Europea: nell’interesse della Salute Pubblica, almeno per tutto il 2021 l’allevamento dei visoni deve essere sospeso con divieto quindi anche di riproduzione degli animali che, dal mese di marzo porterebbe a pieno regime, con milioni di visoni, questi allevamenti, serbatoi del coronavirus.
Mentre molti Stati membri hanno chiuso i loro allevamenti di visoni negli ultimi anni e altri hanno già sospeso l'allevamento di visoni come ulteriore misura anti-Covid19, gli allevamenti di pellicce di visone in Europa rappresentano un rischio per il mantenimento di serbatoi di SARS-CoV-2 e ceppi mutati all'interno della società umana. In tal modo, il futuro spillover tra animali ed esseri umani (la catena di contagio uomo-visone-uomo è ampiamente documentata) può ostacolare gli sforzi per eliminare, o addirittura controllare, la malattia.
Una risposta proporzionata al rischio, urgente, non più rimandabile e supportata da esperti scientifici.
Simone Pavesi
Responsabile Moda animal freee