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Covid e visoni: nuovo video LAV. Unico vaccino: vietare allevamento

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Ultimo aggiornamento

lunedì 14 dicembre 2020

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26 mila visoni dell'allevamento di Capralba uccisi con il gas e poi "scaricati" come rifiuti in dei container, un animale che tenta la fuga, ma che viene catturato dagli addetti alle operazioni di abbattimento dell’allevamento di Capralba (Cremona)

Sono le immagini del nuovo video che abbiamo diffuso oggi, che mostrano anche un altro allevamento “sommerso” nei liquami degli animali, a conferma di come, ancora una volta, non vengono rispettate le minime norme di biosicurezza che imporrebbero lo smalrimento delle deiezioni come rifiuti speciali.

Due allevamenti che rappresentano i due possibili scenari: da una parte la fine dell’industria della pellicceria, dall’altra il solito “business ad ogni costo”, anche quello dei rischi per la salute pubblica.E la sospensione dell’allevamento di visoni sino al 28 febbraio 2021, voluta dal Ministero della Salute, va proprio nella direzione del tornare come prima, considerando il fatto che  il ciclo di allevamento comincia a marzo, con le prime nascite dei cuccioli di visone a fine aprile, ad ordinanza non più vigente. 

Ogni singolo allevamento di visoni è un potenziale serbatoio del coronavirus; è inaccettabile che la salute pubblica venga messa a rischio per mantenere in attività queste strutture e che, a seguito dell’insorgenza di infezioni come quella da Sars-Cov2 la ricetta proposta dal Ministro della Salute sia quella di una pausa momentanea per poi ricominciare come prima. 

L’unico vero vaccino, è prevenire l’insorgenza di zoonosi e, nel caso specifico, vietare definitivamente gli allevamenti di visoni.