Nei prossimi giorni il Consiglio Superiore di Sanità dovrà rilasciare una Valutazione del Rischio circa l’impatto sulla Salute Pubblica nel mantenere in attività gli allevamenti dei visoni. Sulla base di questo parere tecnico-scientifico, il Ministro della Salute (coadiuvato anche dal Comitato Tecnico Scientifico) deciderà il futuro degli allevamenti “di pellicce” in Italia.
Attualmente l’attività di allevamento è sospesa al 28 febbraio ma, dall’1 di marzo, i 6 allevamenti che detengono almeno 7.000 visoni riproduttori, potranno tornare a pieno regime con decine di migliaia di animali.
Tutto questo mentre:
· la Svezia, come misura anti-Covid, ha deciso di sospendere a tutto il 2021 la riproduzione dei visoni; decisione maturata dopo che i test sierologici fatti tra dicembre e gennaio hanno rilevato che il coronavirus SARS-CoV-2 è già entrato in tutti gli allevamenti.
· In Spagna e Polonia, ci sono stati nuovi focolai (nonostante gli allevamenti semivuoti)
· In Germania si sospetta che la variante Cluster 5 (che si pensava estinta), derivata dai visoni, sia ancora in circolazione
Oggi abbiamo scritto, nuovamente, al Ministro della Salute, al CTS e al CSS.