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Corte di Giustizia Europea: la caccia al lupo non riduce il bracconaggio

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Ultimo aggiornamento

giovedì 16 maggio 2019

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La Corte di Giustizia Europea si è recentemente espressa sulla caccia al lupo, concessa dalla Finlandia con il pretesto che tale pratica ridurrebbe i casi di bracconaggio, andando così incontro alle richieste dei cittadini, "preoccupati" dalla presenza del lupo.

Il parere della Corte di Giustizia Europea è molto chiaro nell’affermare che in realtà la Finlandia non è riuscita affatto a dimostrare scientificamente che consentire la caccia al lupo determini la riduzione del bracconaggio.

Sfuma così definitivamente uno degli argomenti utilizzati da coloro che in Italia vorrebbero aprire la caccia al lupo. Anche il piano nazionale del lupo, nelle prime versioni, sosteneva che il ricorso alle uccisioni legali dei lupi avrebbe consentito di ridurre i casi di bracconaggio consentendo di raggiungere una sorta di pace sociale. Argomentazioni prive di senso che abbiamo sempre combattuto e che ora la Corte di Giustizia Europea mette definitivamente al bando.

Solamente l’adozione dei migliori sistemi incruenti di prevenzione delle predazioni può consentire alle attività umane di permanere sui territori dove vivono i lupi. E’ quindi fondamentale che i politici la smettano di richiedere inapplicabili, crudeli e inutili piani di uccisione dei lupi: si impegnino invece per attivare subito i sistemi di prevenzione che già esistono e che hanno dato prova di efficacia, se correttamente implementati.