Grazie alle segnalazioni degli attivisti animalisti sono stati individuati alcuni dei partecipanti ad una corsa clandestina che si è svolta domenica scorsa nel quartiere Brancaccio di Palermo. La sfacciataggine e l’arroganza dei partecipanti è arrivata al punto di utilizzare il percorso allestito per una gara ciclistica dilettantistica. Non solo, sui profili social dei partecipanti sono stati pubblicati video e commenti. Proprio grazie a foto e video, la polizia ha denunciato quattro persone che sarebbero state presenti alla corsa clandestina, sequestrando anche uno dei calessi usati. Nessuna traccia, al momento, degli animali.
“La sfrontatezza degli organizzatori delle corse clandestine di cavalli è nota da tempo, basti pensare ai video e immagini che circolano sui Social: esaltazione e sublimazione dello strapotere criminale”, commenta Ciro Troiano, criminologo, responsabile Osservatorio Zoomafia LAV. “Lo diciamo da anni: nonostante la sua gravità e la sua pericolosità, questa attività criminale, tra le più aggressive della zoomafia, non suscita particolare interesse nel legislatore. La richiesta di inasprimento delle pene e le necessarie modifiche normative restano lettera morta, ad esclusivo vantaggio delle bande criminali delle corse clandestine”.
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