Raccogliendo la segnalazione giunta al al nostro front desk (06.4461325 - emergenza@lav.it) approntato per affrontare i problemi derivanti dalle disposizioni di contrasto alla diffusione del Coronavirus e la dovuta assistenza agli animali
abbiamo chiesto al Direttore dell’Unità Sanità Animale dell’ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti, Giovanni Di Paolo, di integrare la sua Nota con la quale ieri ha informato i Sindaci della provincia abruzzese degli interventi prevedibili in questo particolare periodo su cani, gatti vaganti, randagi.
L’Asl infatti ha identificato solamente le tipologie di “morsicatore, gravide, in fin di vita” per gli interventi di cattura di cani e gatti, non tenendo conto che il Ministero della Salute, con Nota del 2 marzo scorso ha chiaramente indicato che fra le attività che non possono essere differite c’è anche, al punto C-4-c la “cattura dei cani vaganti e il recupero di cani/gatti e altri animali feriti”, senza alcuna differenza di tipologie e, quindi anche cuccioli o cani vaganti, feriti e non.
Ringraziando gli operatori pubblici per l’attività che stanno svolgendo in questo difficile momento per tutta l’Italia, abbiamo chiesto quindi la pronta integrazione delle disposizioni, in aderenza a quanto previsto dal Ministero della Salute, anche al fine di non incorrere in condotte omissive ai sensi degli articoli 544 bis e 544 ter del Codice penale, come il maltrattamento e l’uccisione di animali.
In data 13 marzo, il Dott. Giovanni Di Paolo, Dirigente del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL 2 ha risposto alla nostra sollecitazione comunicandoci che “non trova alcuna difficoltà alla rettifica provvedendo nel più breve tempo possibile”.
Si conformerà quindi alla Nota del Ministero della Salute del 2 marzo u.s. tanto più con l’aggiornamento diffuso ieri pomeriggio dallo stesso Ministero. Come richiesto dalla LAV. Bene. Buon lavoro a tutte e tutti, tanto più in questo periodo così difficile.
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