Dal 1 aprile, anche grazie all’ambulanza veterinaria LAV, sul territorio di Roma entrerà in funzione il nostro nuovo servizio di assistenza per gli animali di persone e famiglie concretamente impedite a farlo.
Ci permetterà di trasferire gli animali che non possono essere accuditi a domicilio presso abitazioni o strutture di accoglienza, per trasportarli in cliniche veterinarie per interventi certificati urgenti, per assistere le colonie feline, per intervenire in altri casi di necessità.
“Il servizio parte da Roma città con l’ambulanza che abbiamo potuto acquistare recentemente grazie alle donazioni dei nostri sostenitori e ad un SMS sostenuto da Responsabilità Sociale RAI, per dare continuità al front desk d’emergenza attivato, fin all’inizio dell’emergenza coronavirus, dalla nostra associazione 7 giorni su 7, per fornire risposte e soluzioni concrete, a dubbi normativi e problemi legati alla corretta gestione degli animali nella difficile crisi sanitaria: nei primi 15 giorni le richieste pervenute al front desk LAV da tutta Italia sono state più di 8.000, a testimonianza che vi è un grande bisogno di informazioni, chiarimenti e aiuto su molti aspetti che riguardano la corretta gestione degli animali nell’emergenza in corso”, dichiara Gianluca Felicetti, Presidente LAV.
“Inoltre con i Municipi 7 (Cinecittà-Appio) e 12 (Monteverde-Gianicolense) la nostra Sede locale capitolina ha attivato con Enpa e Animalisti Italiani un servizio di assistenza degli animali dai randagi e degli animali in famiglia (romaemergenzaanimali@gmail.com) al fine di venire incontro, grazie alla disponibilità di una squadra di volontari, alle diverse esigenze degli abitanti di questi due territori con una popolazione umana di oltre 400mila persone”, afferma David Nicoli, responsabile LAV Roma.
LAV peraltro è tra le associazioni firmatarie di un Protocollo d’intesa con la Protezione Civile nazionale per l’intervento in aiuto degli animali in situazioni d’emergenza, patto siglato dopo l’ottenimento dal gennaio 2018 del principio di Legge per il quale le attività emergenziali devono essere rivolte anche agli animali .