Consiglio del Cibo di Roma: LAV al lavoro sulla Food Policy
Nei prossimi mesi l’impegno di LAV continuerà, affinché quanto emergerà dal Consiglio del Cibo sia davvero un passo avanti significativo nella direzione della transizione alimentare: l’unica direzione verso la quale abbia senso dirigersi, per creare una politica del cibo che riconosca i diritti degli animali, gli obblighi di mitigazione climatica e la tutela dei propri cittadini.
Il Consiglio del Cibo di Roma è una consulta cittadina, che attualmente conta, tra i propri consiglieri, rappresentanti di 147 realtà tra cui la LAV.
L'intento sovraordinato è quello di dotare Roma di una food policy che favorisca la transizione a una strategia alimentare più sostenibile ed equa ed è per questo che LAV vi ha aderito, partecipando a due degli otto tavoli di lavoro. L'obiettivo è portare avanti ed evidenziare l'urgente e imprescindibile necessità di promuovere l'alimentazione vegetale, perché il Consiglio del Cibo e Roma si facciano protagonisti del cambiamento, con azioni concrete che possano essere prese ad esempio anche da altre città italiane.
Oggi, mercoledì 17 luglio, si tiene una prima condivisione pubblica delle indicazioni preliminari che il Consiglio del Cibo, grazie a quanto elaborato dai tavoli di lavoro, indica al Comune come priorità d'azione. Con un evento presso la Città dell'Altra Economia i tavoli di lavoro presenteranno le prime proposte, su cui il lavoro proseguirà durante il resto del 2024, alcune delle quali indirizzate anche grazie al contributo di LAV.
In particolare, entro il tavolo impegnato su “Refezione collettiva e scolastica” è stata inserita una precisa indicazione circa l'introduzione nelle mense pubbliche di giornate 100% vegetali, una questione su cui stiamo già lavorando per impegnare il Comune di Roma e molte altre città con la Campagna Sfida Green.
La proposta, che ha creato una forte polarizzazione interna al tavolo tra sostenitori e detrattori dell'iniziativa, riporta: “introdurre nelle mense scolastiche un menù vegetale una volta al mese, mutuando esempi già realizzati in altre città, es. Bergamo che lo fa una volta a settimana (in riferimento al successo ottenuto già due anni fa, che ha visto la Sede di LAV Bergamo collaborare da vicino con le istituzioni locali) così da portare a una riduzione di Co2 e gas climalteranti e sensibilizzare sull'importanza di valorizzare una dieta a base vegetale, affiancando inoltre attività di sensibilizzazione all'interno di un percorso di educazione alimentare.”
Di rilievo
è il riferimento ad attività di sensibilizzazione ed educazione alimentare, in
virtù anche del contributo che LAV, insieme ad altri consiglieri illuminati, ha
apportato proprio al tavolo dedicato a “Educazione e Formazione alimentare” , il quale chiede a Roma di “avviare progetti di alfabetizzazione alimentare,
volti alla transizione agroecologica e proteica, per valorizzare
l'agricoltura di prossimità, incoraggiando pratiche che riducano l'impatto ambientale,
il consumo di carne, di alimenti ultra processati, di bevande zuccherate
a favore di una alimentazione a base vegetale, sana per l'uomo, l'ambiente e il
clima”.
Il lavoro entro il Consiglio del Cibo è lungi dall'essere concluso e, analogamente, sarà necessario approfondire e specificare le proposte elaborate, affinché si possano tradurre in azioni concrete e d'impatto, che davvero supportino la transizione alimentare.
Questo è un primo fondamentale step affinché la food policy capitolina possa davvero dirsi sostenibile ed equa.