Preziosa occasione per implementare giuste modifiche in direzione della transizione alimentare.
Il Consiglio
del Cibo è una consulta cittadina, nella quale collaborano società civile,
soggetti istituzionali, imprese attive all’interno della filiera
agro-alimentare, associazioni e organismi del terzo settore, università, enti
di formazione e istituti di ricerca, con l’obiettivo di definire un “Piano
del Cibo” che indirizzi le politiche agro-alimentari della città di Roma.
LAV è tra i soggetti che hanno aderito al progetto, per sottolineare la necessità di agire sul sistema alimentare, modificandolo cosicché si basi sempre più su prodotti 100% vegetali e sempre meno sullo sfruttamento e la sofferenza degli animali allevati.
Alla vigilia dell’elezione del nuovo Presidente del Consiglio del Cibo, ricordiamo dunque, ai candidati e a tutti gli attori che venerdì 12 gennaio voteranno la nuova presidenza, l’impellente necessità di incentivare la diffusione dell’alimentazione vegetale nella capitale, anche supportando i centri di ricerca attivi per lo sviluppo di nuovi prodotti vegetali.
Il Consiglio del Cibo può e deve farsi promotore e catalizzatore di un cambiamento già in atto ma che ha bisogno dell’impegno e del sostegno delle Istituzioni per portare beneficio a tutta la comunità.
Tra i tavoli di lavoro, ai quali i soggetti aderenti al Consiglio saranno impegnati, uno è peraltro dedicato alla refezione scolastica, tema centrale della Campagna Sfida Green, con la quale abbiamo chiesto ai Sindaci di diverse città italiane, Roma inclusa, di inserire un pasto 100% vegetale a settimana nelle proprie mense.
Alcuni importanti risultati sono già stati raggiunti, ma è necessario un maggiore supporto istituzionale per proseguire nella giusta direzione.
Un impegno in questo senso da parte del Consiglio del Cibo può significare un importante passo avanti nell’implementazione della transizione alimentare nella capitale.
Come già espresso nel Menu del Cambiamento, lavorare nella direzione della ridefinizione del sistema alimentare è uno dei pilastri fondamentali della lotta al cambiamento climatico e della prevenzione della salute pubblica, difatti le produzioni zootecniche hanno pesantissime ripercussioni sull’ambiente e sulla salute delle persone (“L’insostenibile impatto della carne in Italia”). A questo proposito disincentivare i finanziamenti devoluti alla zootecnia intensiva, supportando invece investimenti per la riconversione di produzioni da animal-based a plant-based è fondamentale.
A pagare il prezzo più caro sono gli oltre 630 milioni di animali che ogni anno vengono uccisi dall’industria alimentare italiana, dopo essere stati detenuti in condizioni di sofferenza e privazione per tutta la loro breve vita, come testimoniano le investigazioni LAV in diversi allevamenti.
Agire sul cambiamento dell’industria agro-alimentare è una necessità ambientale, sanitaria ed etica e l’impegno che il Consiglio del Cibo di Roma ha la possibilità di mostrare al riguardo può diventare un esempio da seguire per tutto il Paese.
Inoltre, intervenire sulle priorità indicate da LAV permetterà di raggiungere
molti degli obiettivi specifici che il Consiglio si è prefissato, in
particolare:
Auspichiamo che si voti
tenendo a mente i giusti interessi e le giuste priorità, perché questa sia
l’occasione di implementare delle modifiche nella direzione della transizione alimentare.
LAV porterà al tavolo del Consiglio del Cibo proposte ed elementi per favorire passi nella giusta direzione proprio a partire dalla città metropolitana di Roma.