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Consiglio Agrifish: l'Italia non considera le condizioni degli animali durante il trasporto

Chiediamo al Ministro Lollobrigida di riconsiderare la posizione del nostro Paese che deve tener conto della volontà dei cittadini.

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Ultimo aggiornamento

lunedì 30 gennaio 2023

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Consiglio Agrifish: la posizione dell'Italia non considera le gravi condizioni degli animali durante il trasporto

Come anticipato, la nota portoghese sulla revisione normativa in materia di trasporto di animali vivi è stata discussa al Consiglio Agrifish odierno. Diversi sono gli Stati membri che hanno sostenuto il testo presentato, avallando l’inaccettabile posizione che farebbe fare passi indietro rendendo ancora possibile il trasporto di animali vivi anche su lunghe distanze.

Il documento presentato e scelleratamente sostenuto dall’Italia, considera, infatti, il trasporto di animali come parte essenziale della catena di produzione alimentare e ritiene che la revisione normativa non debba essere focalizzata sulle misure volte a vietare o limitare alcuni tipi di trasporto.

Le considerazioni espresse nel documento sono inaccettabili e ben lontane, invece, non solo da quanto più volte espresso da LAV , ma anche dalle due analisi pubblicate dalla Commissione UE nel 2020, che hanno mostrato le costanti e gravi criticità del trasporto di animali vivi, e dalle raccomandazioni della commissione d’inchiesta del parlamento europeo ANIT: milioni di animali trasportati ogni giorno in tutta l'UE e fuori dai confini, dove è impossibile assicurare il rispetto delle norme minime di benessere previste dal Regolamento UE e quindi non vi è protezione alcuna prevista.

Nello stesso consiglio AGRIFISH si sono però opposti alla nota portoghese- diversi Stati che hanno chiesto una revisione ambiziosa con maggiori tutele per gli animali allevati proprio durante il trasporto.
I Paesi Bassi si sono chiaramente opposti al documento, chiedendo un divieto diretto all'esportazione di animali vivi. Anche Germania, Austria, Danimarca e Lussemburgo hanno preso una netta posizione contro il documento presentato e hanno sottolineato l’importanza di prendere in considerazione le opinioni scientifiche dell'EFSA, anche in ottica di rivedere i tempi massimi di viaggio e le temperature.

La posizione assunta dall’Italia è inaccettabile chiediamo al Ministro Lollobrigida di riconsiderare la posizione del nostro Paese che deve tener conto della volontà dei cittadini e della necessità di farsi traino di una vera sostenibilità alimentare.

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