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Fermiamo il nuovo attacco agli animali selvatici! 55.000 firme contro l’estremismo venatorio

Lettera al Presidente del Senato perché respinga gli emendamenti al Decreto Agricoltura.

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martedì 25 giugno 2024

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55mila firme per bloccare i tentativi di liberalizzare ancor di più la caccia

Assieme alla LAV anche quindici associazioni animaliste e ambientaliste hanno inviato una lettera al Presidente del Senato Ignazio La Russa consegnandogli le 55mila firme raccolte con una petizione ospitata da “Il Fatto Quotidiano” con le quali chiedono di bloccare subito i tentativi di liberalizzare ancora di più la caccia demolendo le poche norme di tutela della fauna selvatica.

Proprio in queste ore, infatti, la nona Commissione agricoltura del Senato, sta discutendo la legge di conversione del decreto-legge che reca disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura.

In quel decreto sono stati inseriti e dichiarati ammissibili gli emendamenti in materia venatoria che prevedono di:

  • sparare agli uccelli in migrazione sui valichi montani
  • sottrarre i richiami vivi dalle tutele della legge
  • aggirare i ricorsi contro i calendari venatori illegittimi presentati dalle associazioni
  • consentire l'utilizzo di strumenti vietati dalle direttive comunitarie quali, ad esempio, i sistemi di puntamento da utilizzare per poter andare a caccia di notte.

La gravità di questa iniziativa – scrivono le associazioni - non risiede soltanto nell'attacco alla fauna selvatica, ma anche nel voler utilizzare lo strumento del Decreto legge sull'Agricoltura che, nel caso specifico, non ha alcuna attinenza con le norme sulla tutela degli animali selvatici e sulla caccia.

Se approvati, gli emendamenti porterebbero allo smantellamento della normativa italiana sulla tutela degli animali selvatici avviando una nuova stagione di totale deregulation venatoria, comportando anche la violazione dell'art.9 della Costituzione che prevede la tutela degli animali selvatici.

Ci stiamo battendo con tutte le nostre forze per fermare questo nuovo tentativo di soddisfare ancora di più la passione sanguinaria dei cacciatori.

La stagione di “caccia selvaggia” aperta dalla maggioranza di governo, oltre a comportare il massacro di milioni di animali, è anche un insulto nei confronti della stragrande maggioranza dei cittadini da sempre contrari alla caccia.