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Confermato il sequestro dei delfini di Rimini!

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Ultimo aggiornamento

giovedì 27 marzo 2014

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Nuova clamorosa sconfitta per il Delfinario di Rimini: la Corte di Cassazione oggi ha confermato il sequestro preventivo dei delfini della struttura, posti sotto sequestro lo scorso mese di agosto.

Il ricorso presentato dalla società titolare del Delfinario è stato rigettato e, dunque, i delfini restano definitivamente sotto sequestro!

Proprio per mettere fine alle prigioni d’acqua, agli acquari e ai delfinari che costringono i grandi cetacei a comportamenti innaturali, a partire da domani con Marevivo lanciamo una petizione con cui chiediamo al Governo e al Parlamento una nuova legge che vieti l'importazione di delfini e di altri cetacei a fini di spettacolo.

"Questa nuova autorevole pronuncia dell’Autorità giudiziaria conferma, ancora una volta, dopo il pronunciamento del Tribunale del Riesame, il sequestro preventivo degli animali, stabilendo che i delfini non debbano tornare al delfinario e che le informazioni raccolte dalla Magistratura e della Polizia Giudiziaria siano sufficiente a prefigurare la necessità del sequestro ed il fumus del reato di maltrattamento" dichiarano le associazioni LAV, MAREVIVO ed ENPA.

"Il Sindaco di Rimini, che ad oggi non ha neanche risposto alla richiesta di incontro delle Associazioni, prenda atto della conferma delle ipotesi di reato e del sequestro e abbandoni il progetto di costruzione di un nuovo delfinario sul territorio di Rimini – proseguono LAV, MAREVIVO ed ENPA - Chiediamo che non si costruisca una nuova prigione per i delfini e che non si spendano milioni di euro dei cittadini, come avvenuto a Genova dove sono stati spesi milioni di euro di fondi pubblici per la vasca dei delfini, ora data in gestione all’Acquario di Genova.  Anche il Sindaco di Rimini prenda atto che il 68% degli italiani vorrebbe proibire i delfinari e che per l'81% di loro i delfini sono più felici in natura. LAV, MAREVIVO ed ENPA sono grati al Servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato e alla Magistratura per aver reso possibile questa nuova importante pronuncia a tutela dei delfini”.