Si è concluso venerdì 22 novembre il primo grado del procedimento penale a carico della responsabile del rifugio “Dimensioni Animali” di Finale Emilia (Modena), che avevamo denunciato nel 2015.
Il giudice ha condannato l’imputata all’ammenda di 8.000 euro, pena vicino al massimo , per la detenzione dei gatti all’interno della struttura in violazione dell’art. 727, secondo comma del codice penale, che punisce chiunque detenga animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.
La denuncia era scattata dopo che alcuni volontari e la sede LAV di Modena avevano raccolto fotografie e video delle terribili condizioni di detenzione degli animali all’interno della struttura, in ambienti sporchi, spesso in promiscuità con animali malati o addirittura deceduti. La struttura era stata posta sotto sequestro preventivo assieme agli animali in essa detenuti: 95 gatti, 80 cani, e un asino, il 24 febbraio del 2015 dagli agenti del NIRDA dell’allora Corpo Forestale dello Stato, su disposizioni della Procura della Repubblica di Modena, coadiuvati, tra gli altri ausiliari, anche da medici veterinari.
Confidiamo che il Comune di Finale Emilia non intenda riattivare la convenzione con la struttura condannata e che si affidi a comprovate professionalità, in grado di garantire il benessere degli animali, tanto più che dal 2021 entreranno in vigore i requisiti strutturali e gestionali per le strutture di ricovero e custodia di cani e gatti, tanto privati quanto pubblici, per l’Emilia Romagna, requisiti che il rifugio “Dimensioni Animali” al momento non risulta rispettare.
Ringraziamo l'avvocato Elisa Vaccari per l'assistenza legale fornita.