E non poteva prevederlo – afferma la LAV – visto che questo diritto-dovere per i cittadini, nei confronti di animali domestici vaganti e quindi come tali di proprietà giuridica del Comune, è stato ribadito in più sentenze di TAR in tutta Italia, che da diversi anni annullano illegittimi divieti di questo genere.
La giusta e doverosa pulizia dei luoghi dove si fornisce cibo agli animali domestici è già prevista nel Regolamento comunale tutela animali del 2005, lo stesso che ha previsto il divieto di alimentare i piccioni, ribadito dall’odierna Ordinanza. Questo a tutela anche dei piccioni stessi. D’altronde, anche per i gabbiani, fino a che vi saranno discariche a cielo aperto, questi animali oltre a topi e ratti troveranno modo di alimentarsi e proliferare.
Riguardo alle attività di prevenzione incruenta della popolazione murina, infine, la LAV le approva in pieno, mentre condanna l’inutile, anzi dannosa e costosissima per le casse pubbliche, lotta con esche avvelenate.