Il provvedimento vuole favorire chi detiene animali esotici catturati in natura, consentendo loro di farli riprodurre.
Vogliono continuare a soddisfare patologie come quelle del collezionismo di animali esotici in case e garage e, come se il Covid 19 avesse insegnato nulla, tentano di sotterrare uno dei più importanti provvedimenti, contro la diffusione delle malattie da animali trasmissibili agli esseri umani, emanato dal Parlamento a tutela della vita degli animali stessi e della biodiversità, calpestando così addirittura questi nuovi principi fondanti della Repubblica previsti da quasi due anni nella Costituzione
Per questo la LAV annuncia ricorso al TAR contro la Nota con la quale, surrettiziamente e illegittimamente, il Direttore Generale patrimonio naturalistico del Ministero dell’Ambiente Oliviero Montanaro ha tentato qualche giorno fa di modificare l’articolo 3 della Legge 135 del 2022 che vieta da un anno la riproduzione degli animali esotici prelevati dall’ambiente naturale prima di quell’anno, e detenuti dai privati: “(…) è vietato a chiunque importare, detenere, commerciare e riprodurre animali vivi di specie selvatiche ed esotiche prelevati dal loro ambiente naturale nonché gli ibridi tra esemplari delle predette specie e di altre specie selvatiche o forme domestiche prelevati dal loro ambiente naturale”.
La LAV ha anche deciso di scrivere agli Organi di Polizia e controllo, dai Carabinieri Forestali alle Asl veterinarie che hanno ricevuto la Nota, datata 2 ottobre, ammonendo su eventuali disapplicazioni del divieto, violazione di Legge per il quale i responsabili rischiano l’arresto fino a sei mesi e un’ammenda fino a 150mila euro.
E’ incredibile il tentativo da parte di un funzionario pubblico di stravolgere questa norma dello Stato a tutela degli animali e della salute che prevede esplicitamente la non applicazione in taluni casi, ad esempio agli zoo, ma certo non alla detenzione e al mercato dei privati abbiamo assistito qualche anno fa a un caso analogo a proposito di autorizzazioni al nuoto con i delfini nei delfinari, forzatura di una Legge allora voluta addirittura da Ministri, e abbiamo vinto al TAR a tutela di animali e legalità. Stessa cosa facciamo ora per questo maldestro tentativo che giunge, in barba alle lezioni apprese dalla pandemia in tema di zoonosi, a fronte di numeri impressionanti fino a emanazione della Legge, di circa un milione di rettili (pitoni palla e tartarughe terrestri in primis), e un quantitativo non meglio precisato, ma comunque almeno equivalente di uccelli esotici, fra cui i colorati pappagalli Ara, belli se tenuti nel loro ambiente naturale, ma notoriamente fra i principali portatori di Psittacosi.
Contro la Nota del Direttore Generale Montanaro che oggi doveva essere addirittura pubblicizzata dai Sottosegretari all’Ambiente Barbaro e alla Salute Gemmato, in una conferenza stampa poi rinviata, la LAV chiede l’urgente intervento dei loro Ministri Pichetto Fratin e Schillaci, a tutela delle norme in vigore e della Costituzione.