Il provvedimento vuole favorire chi detiene animali esotici catturati in natura, consentendo loro di farli riprodurre.
Chi detiene un pitone palla, un drago barbuto, o un riccio africano, giusto per citare alcuni tra gli animali esotici più diffusi in Italia, da ieri – e fino a nuova data - non può più farli riprodurre, come previsto dal Decreto Legislativo 135 del 2022.
Questi sono alcuni degli animali che più frequentemente vengono catturati in natura, quindi nel loro habitat di provenienza, e che poi vengono rinchiusi in gabbie, teche e a volte box di plastica nelle case degli italiani, in spregio ad ogni rispetto dei loro diritti e delle loro esigenze etologiche
L’ordinanza cautelare del Consiglio di Stato sull’appello presentato da LAV è uscita ieri sera e decreta lo stop –fino all’udienza di merito – della possibilità di chi possiede animali esotici prelevati in natura di farli riprodurre.
Siamo soddisfatti di questo primo stop e la legge in vigore non dà modo di essere aggirata da una semplice nota scritta da un Direttore Generale.
Il Ministro Pichetto Fratin,
per non prolungare ulteriormente questa figuraccia, può cancellare la nota.
Gli
rinnoviamo inoltre la richiesta di emanazione senza ulteriori indugi della cosiddetta lista negativa sulle specie pericolose