Secondo la stampa, l'uomo aveva rifiutato il posto in una struttura di accoglienza perché non avrebbe potuto portare con sè i suoi quattrozampe.
Antonino Bellavia viveva a Piacenza in un container adibito a unità abitativa ed era in attesa di un alloggio popolare. Insieme a lui i suoi 4 cani.
Molto noto in città, anche per aver sventato una rapina, l'uomo è deceduto
nell’incendio della struttura, insieme a uno degli animali.
Secondo la stampa locale gli era stato offerto un posto in una struttura di accoglienza: lo aveva rifiutato perché non avrebbe potuto portare con sé i cani.
I tre quattrozampe sopravvissuti sono ospiti del canile comunale di Piacenza, gestito
da aprile 2023 da Animal Hospital, società che la sede locale LAV ha
aiutato in passato donando cibo e lampade riscaldanti.
In memoria di un legame fortissimo che neanche circostanze avverse e indigenza
hanno potuto spezzare, LAV supporterà la ricerca di una nuova famiglia per i cani di Antonino.
Storie come questa finita purtroppo in modo tragico, ce ne sono molte: storie di persone che hanno perso tutto e difendono strenuamente il legame prezioso e salvifico con i loro cani, rifiutando la possibilità di un alloggio per non doversi separare dai componenti a quattro zampe della famiglia.
È cruciale che istituzioni ed enti preposti si attivino per trovare soluzioni concrete che tengano conto di un bisogno presente e pressante, non considerando quella di rimanere vicino al proprio cane o gatto come un’esigenza di serie B.
Noi di LAV lavoriamo ogni giorno a più livelli affinché le famiglie, in particolare quelle che vivono in condizioni di fragilità sociale, possano restare unite, con progetti come quello in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio.