In occasione della Giornata mondiale di Azione per il Clima indetta per oggi, 19 marzo, dal movimento Fridays For Future con il primo #ClimateStrikeOnline, per riportare il tema dell’emergenza climatica in primo piano, e sollecitare azioni immediate e concrete in senso ambientale, riteniamo fondamentale sottolineare che non esiste alcuna azione più immediata e concreta dell’orientarsi verso un’alimentazione 100% vegetale.
I dati emersi dalla ricerca, “Il costo nascosto del consumo di carne in Italia: impatti ambientali e sanitari”, che abbiamo commissionato a Demetra, dimostrano che in un anno, le emissioni associate al ciclo di vita della sola carne bovina consumata in Italia equivalgono a oltre 18 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, per un costo nascosto annuale di oltre un miliardo di euro. Si tratta di una quantità di gas climalteranti equivalente a quella emessa dalle più grandi e inquinanti centrali a carbone in Europa. In totale, le emissioni di CO2 equivalente associate alla carne corrispondono a circa 40 milioni di tonnellate l’anno.
Il cambiamento climatico è un'emergenza che deve spingere ad una transizione ecologica che non può assolutamente prescindere da una potente transizione alimentare, e il primo passo a livello politico è un’ampia riduzione dei cospicui sussidi concessi alla zootecnia, che vanno invece indirizzati verso attività sostenibili e lungimiranti in senso ambientale, come la coltivazione di vegetali proteici destinati all’alimentazione umana.