Il Tribunale di Pistoia ha condannato il titolare del Circo Victor a un’ammenda di 8.000 euro, ai sensi dell’articolo 544 ter del Codice Penale, per maltrattamento di animali.
Come si legge nel decreto di citazione a giudizio, il titolare del Circo Victor “senza necessità, ovvero con condotte omissive derivanti da incuria e inosservanza dei principi riconducibili alle caratteristiche etologiche delle singole specie animali, cagionava agli stessi lesioni. Nello specifico provocava agli stessi uno stato di grave sofferenza e decadimento dello stato di salute ed in alcuni casi afferenti ai volatili, vere e proprie lesioni dell’integrità psico fisica, così come riscontrato nel corso delle indagini. Ovvero deteneva ed adibiva a spettacoli i predetti animali in condizioni incompatibili con la loro natura procurando così gravi sofferenze”.
Quella di oggi è una condanna tanto più significativa perché segue di poche ore un’altra condanna a carico dello stesso circo. Infatti, appena ieri, il titolare del Circo Victor è stato condannato dal Tribunale di Chieti a 5.000 euro di ammenda e alla confisca di tutti gli animali, per detenzione di animali incompatibile con le loro necessità.
“Le condanne di questi giorni rappresentano due duri colpi inferti dalla Giustizia all’autore di questi reati. A queste va aggiunta una ulteriore condanna inflitta lo scorso settembre dal Tribunale di Tivoli (Roma), che condannò lo stesso titolare al pagamento di un’ammenda di 2000 euro, per detenzione incompatibile – dichiara la LAV – Si tratta di un riconoscimento importante del lavoro svolto dalla nostra Associazione sin dal 2008, quando per la prima volta il Circo Victor fu denunciato”.
La sentenza, inoltre, conferma quanto la LAV ha recentemente riportato nel Rapporto Circhi 2015, in cui l’Associazione fa luce su un sistema in cui gli animali vengono troppo spesso maltrattati e detenuti in condizioni inaccettabili.
“Ci auguriamo che questa condanna sia un ulteriore segnale di quanto il circo con gli animali rappresenti una forma di spettacolo anacronistica, oltre che violenta e diseducativa ed invitiamo i cittadini a non assistere a spettacoli che facciano uso di animali e a sostenere le nostre richieste a Governo e a Parlamento affinché anche in Italia questa forma di intrattenimento venga finalmente vietata”, conclude la LAV, che ha attualmente in corso una campagna contro l’utilizzo degli animali nei circhi, con una petizione.
Barbara Paladini