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Circo Medini: nostra inchiesta rivela condizioni animali. Abbiamo sporto denuncia

Rinchiusi per giorni nei camion senza mai uscire, costretti a vivere e mangiare nelle loro deiezioni.

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giovedì 17 aprile 2025

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Animali esotici

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Le immagini rivelano una realtà crudele

A poche settimane dall’uscita del film “L’ultimo spettacolo”, opera prima del regista Andrea Morabito, che racconta la più grande liberazione animale da un circo, siamo tornati al seguito di un circo per documentare le condizioni degli animali detenuti nei circhi.

Abbiamo seguito per giorni gli spostamenti del circo Alex Medini, attendato dapprima a Canelli, poi a Fossano e infine a Cavour, in Piemonte, raccogliendo immagini e video che rivelano una realtà crudele.

Gli animali vengono chiusi nei camion per più di 36 ore, costretti all’interno di spazi inadatti alle loro dimensioni e alle loro esigenze etologiche, senza la possibilità di muoversi, riposare adeguatamente o accedere a cibo e acqua in modo appropriato.

L'inchiesta video, già nelle mani degli inquirenti e allegata ad una nostra denuncia, mostra animali di diverse specie animali. Ippopotamo, cammelli, cavalli, oche e pony vengono fatti salire sui camion senza le adeguate strutture di protezione per evitare e prevenire danni fisici alle zampe.
Infatti, nel video è ben visibile uno dei cammelli che scivola sulla rampa e faticosamente cerca di tirarsi su, per poi essere stipato nel camion insieme agli altri 4.
Le oche rimangono chiuse per giorni in una gabbia di legno e lasciate sotto la pioggia.

Oltre al trasporto, che non viene effettuato secondo la normativa, ci troviamo di fronte ad una cattiva gestione anche degli spazi esterni degli animali, lasciati sull’asfalto, privi di arricchimenti e di spazi ampi al coperto dove proteggersi, esponendo cammelli ed ippopotami, non abituati al freddo del nord Italia, a condizioni di vita inadeguate rispetto al loro habitat naturale. E le conseguenze di un simile trattamento sono visibili nelle ferite sulla pelle dell’ippopotamo Paolina, lasciata senza una vasca dove potersi immergere, requisito minimo richiesto dalle linee guida stilate dalla commissione scientifica CITES che garantirebbero all’animale acquatico per natura di poter mantenere elastica la pelle ed evitarne la lacerazione.Giulia Giambalvo - Responsabile Area Esotici LAV

Ciò che abbiamo documentato è semplicemente inaccettabile: questi animali sono trattati come oggetti da spostare per profitto, e in ogni tragitto e movimentazione rischiano di ferirsi, vengono costretti a mangiare e dormire per giorni in mezzo alle loro deiezioni, e tutto questo per mero guadagno dei circensi che costringono questi animali ad esibizioni per un intrattenimento anacronistico e crudele.

Il trasporto è solo una parte della loro sofferenza, che inizia con la nascita in cattività e prosegue con l'addestramento coercitivo e la vita in gabbia.

Le immagini che abbiamo raccolto sono state allegate ad una nostra denuncia e già consegnate alle autorità competenti: chiediamo un’indagine approfondita sui maltrattamenti documentati con l’auspicio di una nuova condanna.

C’è un unico modo in cui tutto ciò  può diventare solo un ricordo: l’abolizione immediata della presenza degli animali dai circhi ed il divieto, per legge, di sfruttare gli animali nelle esibizioni.

Chiediamo con urgenza al Ministro Giuli di firmare il decreto legislativo attuativo entro il 18 agosto 2025 e mettere fine a questa forma di sfruttamento, guardando al futuro verso una forma di intrattenimento etico e rispettoso della vita.