Il sequestro di 3 pinguini e 2 pellicani del circo Colber, effettuato il 24 luglio a Casalnoceto (Alessandria), è avvenuto in seguito alla segnalazione che abbiamo inoltrato insieme alla LEAL, ma era dal 2009 che chiedevamo alle autorità di effettuare controlli per verificare le condizioni di detenzione di questi animali, per non parlare di tutte le segnalazioni partite spontaneamente da cittadini preoccupati della situazione.
I pinguini, infatti, erano tenuti in un caravan, in teoria adeguatamente refrigerato, contenente una vasca di pochi metri quadrati, e fatti uscire solo per essere mostrati al pubblico sul palco. Non avevano a disposizione alcuno spazio all’esterno, per cui finito lo “spettacolo” venivano nuovamente rinchiusi nel caravan. I pellicani, invece, erano tenuti in un piccolo recinto, anch’esso contenente una vasca.
E’ in queste condizioni che li hanno trovati i veterinari del Servizio veterinario Asl di Alessandria e del distaccamento di Tortona (Al), durante il sopralluogo in cui hanno riscontrato le condizioni degli animali non idonee a garantire il rispetto delle esigenze etologiche, facendo scattare il sequestro e la denuncia ai sensi dell’Art. 727 del Codice Penale. Il Dott. Piovan e la Dott.ssa Straffi dei Servizi veterinari Asl hanno finalmente sbloccato una situazione drammatica, rendendo possibile lo spostamento di animali che erano tenuti da anni, presso il circo, in condizioni che nulla hanno a che vedere con il loro habitat naturale.
Ma quanto accaduto impone una riflessione: come è possibile che queste stesse valutazioni non siano state fatte da alcuna delle Autorità che dovrebbero essere predisposte al controllo dei circhi, in tutti questi anni?
Chiederemo riscontro agli Assessori regionali delegati alla sanità, a cui le ASL veterinarie fanno capo, un chiarimento circa gli esiti dei sopralluoghi effettuati dai servizi veterinari pubblici, preposti a vigilare sulla salvaguardia della salute e del benessere degli animali, in questi anni durante gli attendamenti del Circo Colber. Questo per verificare i motivi per i quali in tutti questi anni non sono state prese in considerazione le carenze documentate dalle associazioni e dai cittadini.
E’ ora che anche l’ Italia entri davvero nel 21esimo secolo e segua l’ esempio di molti paesi europei come il Belgio, l’Olanda, la Grecia, la Croazia, Malta, la Slovacchia e di quanti hanno già proibito o limitato i circhi con animali, come la Catalogna che la scorsa settimana ha approvato il divieto di usare animali esotici nei circhi: un provvedimento che apre la strada ad una proibizione nazionale in Spagna.