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Scandalo fondi ai circhi con animali.4 interrogazioni al Ministro Franceschini

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Ultimo aggiornamento

martedì 17 marzo 2015

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Lo scandalo del Fondo Unico Spettacolo gestito dal Ministero dei Beni e Attività Culturali erogato anche a circhi con animali condannati in via definitiva e sotto processo - sollevato pochi giorni fa dalla LAV attraverso un dettagliato Dossier - finisce sul tavolo del Ministro Dario Franceschini, chiamato in causa da ben quattro interrogazioni firmate da diciotto parlamentari di gruppi di maggioranza e opposizione. 

Dal 2010 al 2013, è stata infatti concessa una media annua di circa 3 milioni di euro statali a circhi e strutture circensi con animali (i dati  ufficiali del 2014 sono attualmente incompleti); tra i beneficiari di fondi pubblici vi sono sei circhi con animali sotto processo, mentre due circhi sono stati condannati in via definitiva per maltrattamenti di animali e detenzione incompatibile.

 

IN SINTESI, QUESTI I CASI PIÙ SCANDALOSI SUI QUALI E’ CHIAMATO A RISPONDERE IL MINISTRO FRANCESCHINI:

1) nonostante la sentenza definitiva per il reato di maltrattamento di animali commesso nel 2003, Rolando Folloni negli anni 2008 e 2009 ha ricevuto contributi del FUS per 15.000 euro;

2) il circo Città di Roma è stato denunciato in quanto teneva elefanti in condizione di quasi immobilità, tigri in spazi angusti, esposte al freddo, e nel complesso tutti gli animali tenuti in strutture non idonee a garantire l'igiene e la pulizia. Nonostante una condanna definitiva, il circo ha ricevuto, negli anni, i seguenti finanziamenti: nel 2008, 99.500 euro, e nel 2009, 35.000 euro;

3) il circo Lidia Togni, pur con due diverse società, ha ricevuto dal 2008 ad oggi ben 817.633 euro di contributi pubblici. La signora Lidia Togni è stata condannata dal tribunale di Palermo con sentenza n.764 del 2008.

“Ci uniamo all’indignazione dei parlamentari e dei tanti cittadini per questa vicenda, per la quale chiediamo un intervento immediato delle nostre Istituzioni soprattutto sollecitiamo il Ministro Franceschini ad aprire una indagine con tecnici indipendenti e il Parlamento ad un’attenta riforma della vetusta Legge che dal 1968 regola questo genere di spettacolo, permettendo che migliaia di animali, come leoni, tigri o elefanti, siano imprigionati e trattati come acrobati e marionette, riproducendo uno spettacolo diseducativo, anacronistico e umiliante. Anche sabato 21 e domenica 22 marzo saremo in tante piazze d’Italia (lista piazze: http://www.lav.it/lav-in-piazza) per raccogliere firme contro il finanziamento pubblico ai circhi con animali: venite a firmare!”

COMUNICATO STAMPA

INTERROGAZIONI PARLAMENTARI