Sono due i circensi rinviati a giudizio presso il Tribunale dei Minorenni di Trieste, a causa dell’aggressione ad alcuni animalisti impegnati in una manifestazione, autorizzata e pienamente legittima, contro l’uso di animali nei circhi, organizzata il 30 marzo 2014, a Pordenone, davanti al Circo Millennium. I due giovani sono accusati del delitto di violenza privata e lesioni personali: l’udienza è prevista il 14 giugno 2016.
Una vera e propria spedizione punitiva, secondo quanto raccontato da vittime, testimoni e riportato anche dalla stampa locale, messa in atto da addetti del circo che hanno dapprima circondato una delle auto dei manifestanti, tirando fuori con la forza gli occupanti fino a richiudere con violenza lo sportello sulla gamba di uno di loro, per poi picchiarli violentemente, e rivolgendo la loro rabbia verso le altre persone intervenute. Drammatico il bilancio: una ragazza con trauma e prognosi di alcuni giorni, e altri quattro attivisti con volti tumefatti, labbra spaccate e traumi di varia entità.
“La citazione a giudizio di due persone del circo rappresenta la migliore prova di come effettivamente si siano svolti i fatti e dimostra come i volontari animalisti manifestavano pacificamente per esprimere la loro contrarietà allo sfruttamento degli animali nei circhi, chiedendo la fine di uno spettacolo ormai anacronistico e sempre più in crisi di pubblico - dichiara Roberto Bennati, Vicepresidente LAV – Il movimento animalista ha tutto il diritto, garantito dalla Costituzione, di esprimere le proprie idee con la forza della non violenza e senza che questo comporti aggressioni e scontri.”
“Sono sempre più capillari e diffuse le manifestazioni davanti ai circhi con animali, segno di una crescita di sensibilità contro questa forma di sfruttamento: è ora che i circensi prendano atto di questa importante domanda di libertà per gli animali e facciano altre scelte. Rinnoviamo il nostro appello alle Istituzioni affinché si avvii quanto prima un percorso legislativo di riconversione dei circhi che utilizzano animali e si fermino i finanziamenti pubblici a questi circhi, impiegandoli nella loro riconversione.”