Quanto accaduto evidenzia le gravissime responsabilità umane nell’alterazione dei comportamenti degli animali selvatici.
Quattro cinghiali, due adulti e due cuccioli, sono entrati questa mattina in una scuola di Bussi sul Tirino (PE). L’invasione è durata pochi istanti, giusto il tempo di creare grande scompiglio, ma nessuna conseguenza per le persone, poi gli animali sono riusciti a guadagnare l’uscita dileguandosi nei boschi circostanti l’abitato.
Quanto accaduto è evidente conseguenza dell’enorme pressione venatoria a cui sono sottoposti gli animali. Da sempre nel mirino dei cacciatori, con l’ingresso della PSA nel nostro Paese i cinghiali subiscono quotidiani attacchi che ne destrutturano i branchi, scompaginandone l’organizzazione sociale e costringendoli alla fuga dalla persecuzione di doppiette e carabine.
La stessa zona in cui è accaduto il fatto è considerata dalla Regione Abruzzo “territorio non idoneo alla presenza del cinghiale” con la conseguenza che in quell’area la specie può essere cacciata senza alcun vincolo numerico, che tradotto significa che gli animali possono essere uccisi tutti!
Quanto accaduto nella scuola di Bussi sul Tirino evidenzia una volta di più le gravissime responsabilità umane nell’alterazione dei comportamenti degli animali selvatici a causa della caccia sfrenata e senza limiti a cui sono sottoposti i cinghiali.
Nonostante la persecuzione dei cacciatori che li ha costretti ad avvicinarsi alla scuola, vincendo la loro istintiva e innata diffidenza nei nostri confronti, se non ci sono state vittime tra studenti e insegnanti lo si deve quindi solo al buon senso dei cinghiali stessi che, pur in preda al panico, hanno chiaramente dimostrato di non essere interessati ad arrivare allo scontro con noi umani.