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Cinghiali, Ministeri ascoltano agricoltori e non LAV. Appello a Renzi

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Ultimo aggiornamento

giovedì 17 settembre 2015

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Il 16 settembre i Ministri dell’Ambiente, Galletti, e delle Politiche Agricole, Martina, hanno convocato i rappresentanti delle associazioni agricole oltre a non meglio precisati altri portatori d’interesse, in relazione alla gestione dei cinghiali.

All’incontro non è invece stata invitata la LAV, associazione di tutela ambientale, che già dall’11 settembre scorso aveva richiesto formalmente una convocazione presso i due Ministeri. 

La LAV è individuata quale  associazione di tutela ambientale dal Ministero dell’Ambiente e portatrice di interessi diffusi riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole – precisa l’associazione – quindi ha tutta la titolarità, anche istituzionale, per potersi confrontare sul tema della gestione dei cinghiali.

L’aver ignorato la richiesta di audizione della LAV, preferendo limitarsi a parlare con gli agricoltori, è una chiara scelta di campo dei Ministeri. Una scelta che segue quella del Presidente della Commissione ambiente del Senato, che pochi giorni or sono ha incontrato le associazioni venatorie sul tema della caccia di selezione ai cinghiali. Una scelta che ignora l’opinione dell’80% dei cittadini che ancora oggi chiedono la definitiva chiusura della caccia, e che vogliono soluzioni alternative al massacro degli animali caldeggiato dai cacciatori.

Non possiamo accettare che il Governo ignori l’opinione delle maggioranza dei cittadini italiani abbiamo proposte concrete che vogliamo condividere con il Governo. Per questo chiediamo un intervento urgente del presidente del Consiglio Renzi, che garantisca il ripristino del confronto democratico sul tema della gestione delle popolazioni di cinghiali.

Oggi stesso la LAV invia ulteriore richiesta di audizione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.