Per circa tre mesi, un cinghiale è rimasto bloccato in un fosso nel comune di Trevignano Romano (RM), rimasto in vita grazie alla sensibilità di alcuni cittadini che lo hanno costantemente alimentato e dissetato, provando anche a recuperarlo da quella situazione, ma fallendo sempre ogni tentativo.
Appena la notizia è comparsa su quotidiani e social web, la LAV ha attivato la sua Unità d’Emergenza per provvedere al recupero dello sfortunato cinghiale, con l’intento di poterlo poi trasferire presso il Centro di Recupero Autorizzato di Semproniano (GR) dove la LAV detiene decine di animali sottratti a situazioni di sfruttamento e di maltrattamento.
Contestualmente ci siamo anche attivati per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per poter recuperare un animale selvatico che fa quindi parte del patrimonio indisponibile dello Stato e non è detenibile da privati cittadini purtroppo quando eravamo pronti per partire con i mezzi dell’associazione, è giunta notizia che il cinghiale era sparito dal fosso dov’era rimasto per mesi, abbiamo quindi dovuto rinunciare nostro malgrado al recupero che ci avrebbe consentito di curare il cinghiale e trasferirlo al Centro di Recupero in compagnia di altri suoi simili.
Le successive ricerche hanno consentito di sapere in via informale che molto probabilmente il cinghiale sarebbe stato prelevato da alcuni e ora detenuto da una persona e questo contro le Leggi e senza notizie sullo stato di salute dell’animale.
(foto di repertorio)