E’ un caso. Ma chi, qualche mese fa, negli Istituti d’opinione aveva quantificato il voto animalista al 7% ha visto oggi tradursi quello che sarebbe il quarto partito italiano nella elezione della corrispettiva quota di sette deputati al Parlamento Europeo.
I dati finali del voto di ieri vedono infatti eletti tra i firmatari del nostro programma “Io voto con il cuore” - tra parentesi i voti di preferenza e circoscrizione - Giovanni Toti (148.535 – Nord Ovest) per Forza Italia, Daniele Viotti (28.241-Nord Ovest) e Goffredo Bettini (90.348 – Centro) del Pd, Dario Tamburrano (22.802 – Centro) e Laura Ferrara (53.308 Sud) nel Movimento 5 Stelle, Moni Ovadia (33.583 – Nord Ovest) da sempre con noi anche se ritardatario nella firma del programma e Marco Furfaro (23.796 – Centro) per la Lista L’Altra Europa per Tsipras.
A differenza di cinque anni fa la pattuglia è nutrita fin dalla partenza e, sommata alle disponibilità che si raccoglieranno su singoli provvedimento con tutti gli altri eletti, trasversale.
A iniziare dai partiti animalisti di Olanda (Partij voor de dieren-4,2%) e Germania (Tierschutzpartei -1,2%) che per la prima volta entro nel Parlamento Europeo con un rappresentante ciascuno.
Con il dispiacere, di non rivedere a Bruxelles Andrea Zanoni che nonostante le sue 39.701 preferenze non riesce a essere confermato nel Pd a Nord Est. E che ha preso sullo stesso territorio più del doppio delle preferenze di Sergio Berlato, Fratelli d’Italia, portavoce degli ultras cacciatori, che rimane a casa.
Ma a Zanoni, Edoardo Gandini, Daniela Padoan, Monica Frassoni, Francesca Rescigno e Paola Sobbrio, in particolare, va il nostro affetto, certi che li ritroveremo vicini per altre battaglie così come in precedenza.
Gianluca Felicetti
Presidente LAV