Chi lo ha ammazzato ha ucciso, oltre a Bambotto, anche le relazioni che le persone avevano intessuto con l’animale.
Da quando, a gennaio 2023, il Governo ha approvato l’emendamento "caccia selvaggia" che consente ai cacciatori di entrare anche nelle città e nei parchi, il Parlamento ha avviato una vera e propria opera di demolizione delle poche norme a tutela della fauna selvatica.
Anche nella consapevolezza di violare le norme europee, come nel caso del divieto dell’utilizzo di munizioni al piombo, i parlamentari infiltrati dalla lobby venatoria – con il complice silenzio degli altri – stanno letteralmente consegnando la fauna selvatica nelle mani dei cacciatori. Che ora si sentono legittimati ad esercitare il loro passatempo sanguinario con ancora maggiore arroganza nei confronti di cittadini ed animali.
Non c’è più bisogno di richiamare citazioni di pensatori o filosofi del passato, quel cacciatore ha ucciso per divertimento un animale che da anni era entrato a far parte di una comunità umana, che lo aveva accolto riconoscendolo nella sua unicità individuale.
Quel cacciatore non ha solo ammazzato Bambotto, ha ucciso anche le relazioni che le persone avevano intessuto con l’animale: assurda violenza sanguinaria nei confronti del cervo, assurda violenza nei confronti dei sentimenti delle persone che con quel cervo avevano stabilito una preziosa relazione empatica.
Noi continueremo a combatterla fino a che non sarà relegata a quell’insieme di barbarie in ricordo di un nostro passato fatto di violenza e sopraffazione nei confronti dei più indifesi.