La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d’Appello di Bolzano dello scorso febbraio relativa alla condanna dell’allora Presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder e dell’allora direttore dell’Ufficio Caccia e Pesca Heinrich Erhard, ottenuta dopo la nostra denuncia del 2018, per aver emanato decine di decreti che consentivano ai cacciatori altoatesini l’uccisione di migliaia di animali selvatici – tra cui volpi, marmotte e varie specie di uccelli - protetti dalle norme nazionali e europee.
La Corte di Cassazione, sezione civile, respingendo il ricorso di Durnwalder e Erhard ha confermato così l’esecutività della sentenza della Corte dei Conti: i due ex amministratori provinciali dovranno versare 468.000 € ciascuno nelle casse dello Stato!
Per anni l’ex Presidente della Provincia di Bolzano, Durnwalder, assieme all’ex dirigente dell’ufficio caccia, Erhard, avevano consentito ai cacciatori l’uccisione di specie protette utilizzando decreti illegittimi, condannando a morte migliaia di marmotte, stambecchi, tassi, volpi e altri animali, per questo siamo intervenuti denunciando alla Corte dei Conti il danno procurato dai due al patrimonio faunistico nazionale.
La pronuncia della Cassazione ribadisce che gli amministratori devono garantire la rigorosa tutela degli animali selvatici in quanto considerati patrimonio indisponibile dello Stato, e deve quindi essere da monito per tutti coloro che pensano ancora di poter utilizzare gli animali selvatici favorendo gli interessi dei cacciatori: così facendo d’ora in poi saranno chiamati a risponderne mettendo mano al loro portafogli.