E' un foie gras da agricoltura cellulare prodotto da Gourmey.
Oggi, 26 luglio 2024, Gourmey ha presentato alla Commissione Europea e all'EFSA (Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare) la richiesta di autorizzazione per il primo prodotto da agricoltura cellullare: un foie gras coltivato.
Questa è la prima richiesta in assoluto di vendita di carne coltivata nell'Unione Europea, un primato che segna il primo passo dello sviluppo di una filiera di prodotti cell-based in Europa.
La dimostrazione che
l'innovazione alimentare esiste, per chi non può proprio fare a meno di quel sapore, ci sarà prodotto nuovo che non costringerà più gli animali a terribili sofferenze.
L'azienda stessa commenta la notizia sottolineando di non usare cellule geneticamente modificate e perciò la sua applicazione rientra nell'ambito del regolamento sui nuovi alimenti.
A sostegno della richiesta di autorizzazione Gourmey ha preparato un dossier in conformità con i regolamenti pertinenti e con la guida dell'EFSA, che è ampiamente considerata il gold standard per la sicurezza e la valutazione del rischio dei nuovi alimenti.
“Siamo fiduciosi che i nostri prodotti rispetteranno questi standard molto esigenti, in modo che tutti coloro che lo desiderano possano godere di nuove esperienze gastronomiche in tutto il mondo”, ha dichiarato il CEO di Gourmey Nicolas, amministratore delegato di Gourmey.
Il processo di approvazione comprenderà una valutazione approfondita e basata su prove della sicurezza e del valore nutrizionale della carne coltivata e si stima che richiederà almeno 18 mesi. Durante la gestione del rischio e la fase di consultazione pubblica del processo, è inoltre possibile prendere in considerazione i potenziali impatti sociali ed economici dell'alimento in questione. La Commissione europea e gli Stati membri hanno un ruolo nel processo di approvazione, insieme agli esperti scientifici dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare, per garantire che le decisioni di autorizzazione siano rappresentative e mantengano il consenso di tutte le parti interessate.
Una volta che la Commissione europea avrà approvato un prodotto a base di carne coltivata, questo potrà essere venduto in tutti i 27 Paesi dell'UE.
Una manovra che più volte LAV ha commentato e analizzato, in quanto atto antiscientifico e strumentale in preparazione alle elezioni europee tenutesi ai primi di giungo, richiedendo peraltro all'Europa di istruire una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia.
Il progresso non può essere fermato e l'innovazione in campo alimentare è uno dei tasselli chiave con cui ristrutturare l'attuale sistema alimentare, basato sulla sofferenza e lo sfruttamento animale, che inquina e distrugge l'ambiente in cui tutti e tutte viviamo.