Fra meno di un mese e mezzo, il 7 febbraio prossimo, inizierà a Catania il processo al gestore dei canili “Nova Entra” di San Giovanni Galerno e Adrano, a due veterinari pubblici dell’Asp e a due funzionari del Comune capoluogo che diventano così imputati di vari reati previsti dal Codice penale come maltrattamenti agli animali, detenzione incompatibile, truffa con fondi pubblici e per la prima volta in Italia per questo tipo di strutture, associazione per delinquere.
“Siamo contenti per questa importante pronuncia che ribalta le richieste di archiviazione per la tragica conduzione di canili effettuata sulla pelle degli animali e, come riportato dalla Polizia di Stato, con otto milioni di euro delle casse dei Comuni convenzionati con i canili, non riscontrati – afferma Angelica Petrina, responsabile LAV Catania – il rinvio a giudizio è già un monito per il malaffare che si è ramificato negli anni in Sicilia e in tante altre parti d’Italia con canili spesso utilizzati e tenuti come discariche di rifiuti, siamo fiduciosi che finalmente si potrà fare giustizia”.
La LAV, parte civile nel procedimento, affronterà anche il processo con l’avvocato Pilar Castiglia, che ieri è intervenuta in udienza con il presidente nazionale Gianluca Felicetti e i rappresentanti della sede catanese dell’associazione, assieme alla collega Avv. Tania Cipolla dell’associazione L’Altra Zampa e all’Avv. Michele Pezone della Lega Nazionale per la Difesa del Cane.