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Rocky, cane in fin di vita per un collare conficcato nella carne

Segnalato alla sede di LAV Sciacca, provincia di Agrigento, Rocky è stato subito curato e salvato dal dissanguamento. Oggi è ospite della persona che ha segnalato il suo caso.

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Ultimo aggiornamento

lunedì 15 aprile 2024

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Fermiamo i maltrattamenti

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Legge contro i maltrattamenti sugli animali da troppo tempo ferma in Commissione Giustizia. Necessarie pene più severe ed efficaci

Ferito e quasi strozzato da un collare di stoffa verde, che gli si era letteralmente conficcato nella carne. Un collare forse pensato per donargli un’identità e l’appartenenza a una famiglia, ma che, nel tempo, è arrivato a causargli quasi la morte.

Questa la storia di Rocky, un simil maremmano bianco, trovato nel sottoscala di una casa nella città di Sciacca, in provincia di Agrigento. Il cane, probabilmente abbandonato, si era riparato lì: occhi bassi, stremato dal dolore derivante da una ferita al collo, che continuava a sanguinare.

Il caso è stato segnalato alla sede LAV di Sciacca, che si è subito attivata per verificare lo stato di salute dell’animale. I volontari lo hanno trovato molto provato, ma ancora desideroso di un approccio umano e di compagnia, nonostante il dolore. Non è stato chiaro fin da subito cosa stesse causando il sanguinamento al collo, così Rocky è stato trasportato d’urgenza presso un ambulatorio veterinario.

Pensavamo si trattasse di un taglio profondo o di una vecchia ferita, magari dovuta a un’esperienza passata, come se il cane fosse stato lungamente legato a catena. Ma non avremmo mai pensato che, alla fine, il veterinario avrebbe estratto dalla carne di Rocky un collare intero.LAV Sciacca

Un collare che gli era stato probabilmente infilato da cucciolo, e nel crescere ha finito per strozzare l’animale, fino a ferirlo e quasi dissanguarlo. Il collare, infatti, era arrivato talmente in profondità da essere stato "nascosto" dalla carne, che nel frattempo gli era cresciuta attorno, causandogli un malassorbimento dei cibi fino all'impossibilità di deglutizione. 

Grazie all’accurato intervento dei medici veterinari, la ferita è stata pulita, disinfettata e medicata. L'intervento di estrazione del collare è stato piuttosto complicato e lungo, ma il cane si è lasciato trattare in modo molto sereno.

Oggi Rocky è ospitato nella casa della persona che lo ha trovato e segnalato alla sede LAV di Sciacca. Ogni giorno i volontari LAV si recano da lui per medicargli la ferita e monitorare il suo stato di salute. Nonostante il dolore fisico e psicologico per quello che ha dovuto affrontare, Rocky continua a scodinzolare.

E’ una gioia vedere Rocky migliorare giorno dopo giorno. Ringraziamo la persona che non si è voltata dall'altra parte e che si è resa anche disponibile ad ospitare Rocky per il tempo necessario alla sua ripresa fisica. Ringraziamo quindi tutti coloro che non restano in silenzio, che decidono di intervenire, che chiedono e danno aiuto per gli animali.LAV Sciacca

Vite come quella di Rocky meritano giustizia. Da troppo tempo è fermo l’esame degli emendamenti riferiti al disegno di legge contro i maltrattamenti sugli animali.

Chiediamo ai deputati della Commissione Giustizia della Camera, a tutti i parlamentari e al Ministro della Giustizia Carlo Nordio di approvare una Legge più severa ed efficace contro chi maltratta gli animali.LAV

Fermiamo i maltrattamenti!

Insieme a te possiamo fermare i maltrattamenti e garantire ai tanti animali che salviamo le cure necessarie, un rifugio sicuro e un percorso rieducativo.

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