Siamo vicini a Susanna Tamaro, chiediamo indagini approfondite per colpire i responsabili dell’avvelenamento del suo cane Pimpi.
Occorre una legge ad hoc per contrastare la piaga dei bocconi avvelenati: l’Ordinanza del Ministero della Salute non basta più a contrastare un fenomeno sempre più diffuso, Governo e Parlamento facciano in fretta!
Alla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati sono attualmente depositate con la nuova Legislatura due proposte di legge, Frassinetti e altri (FdI) e Brambilla (FI), entrambe positive ma per le quali non è ancora iniziato l’esame.
Sollecitiamo i Ministri della Giustizia Bonafede, dell’Ambiente Costa e della Salute Grillo a impegnarsi per realizzare subito questa legge. Punti fondamentali della nostra proposta, ripresi dalle due Proposte di legge citate, sono:
- la sanzione della reclusione già prevista dall’articolo 544 bis del Codice penale per l’uccisione degli animali, per anche il tentativo di avvelenamento e lo spargimento di bocconi avvelenati;
- l’aumento di questa sanzione ora da quattro mesi a due anni, elevandola da due a quattro anni di reclusione per renderla più efficace e prevedere il reato di “strage di animali” laddove si attenta alla vita di più animali, con la reclusione fino a sette anni;
- l’interdizione immediata della caccia e della pastorizia nel raggio di un chilometro quadrato dal rinvenimento del boccone avvelenato e/o dell’animale ucciso;
- il ritiro della licenza di attività commerciale o venatoria per l’eventuale responsabile condannato;
- regole più stringenti per la vendita e la detenzione di sostanze velenose;
- precisi compiti per Sindaco e Prefetto a tutela della salute pubblica e degli animali.
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