Iniziativa paradossale e diseducativa. La legge sull’educazione civica scolastica pone tra i suoi fini il rispetto degli animali e questo albero va in direzione esattamente opposta.
Un albero di Natale decorato con oltre mille cartucce da caccia esplose è comparso in località Fontigo, nel comune di Sernaglia della Battaglia in provincia di Treviso. A vantarne la realizzazione, insieme ai bambini, sono i cacciatori di Sernaglia e l’associazione “Cacciatori e bimbi” di Falzè di Piave. L’iniziativa vorrebbe, nei suoi discutibili intenti, sensibilizzare i ragazzi ai temi del riciclo e della ecosostenibilità.
Il paradosso di questo macabro albero è che la caccia non ha nulla a che fare con l’ecosostenibilità, tanto che le cartucce che lo decorano sono le stesse fatte esplodere dai cacciatori contro animali innocenti e molto spesso lasciate a inquinare boschi e campagne. Inoltre, come ha fatto notare in un commento una utente sui social, le cartucce sull’albero celebrano la morte, quando il Natale è una festa di vita e rinascita.
La stessa legge 92 del 2019, che ha riportato l’educazione civica sui banchi di scuola, sottolinea che “tutte le azioni sono finalizzate ad alimentare e rafforzare il rispetto nei confronti delle persone, degli animali e della natura” (art. 3 comma 2).
Il fatto che si promuova la caccia tra i bambini è, infatti, assolutamente diseducativo e contrario a ogni corretta pedagogia, promuovendo la violenza contro gli animali e l’uccisione per divertimento di esseri senzienti.