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I cacciatori trentini a sostegno di Fugatti per uccidere gli orsi

I veterinari hanno detto no e allora si candidano i cacciatori a uccidere gli orsi condannati a morte? E dopo averli attirati e resi confidenti con le mangiatoie?

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Ultimo aggiornamento

giovedì 04 maggio 2023

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#trentinoaltoadige
Animali selvatici

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Prima li rendono confidenti, poi li dichiarano “problematici” e poi la doppietta?

I cacciatori trentini finora silenti hanno capito di poter finalmente entrare in gioco, ma come sempre tifano la squadra della morte.  

L’Associazione Cacciatori Trentini, è infatti corsa in soccorso del Presidente Fugatti, depositando un atto di intervento al TAR per aiutarlo a contrastare il ricorso presentato dalla LAV e che al momento ha consentito di sospendere l’uccisione degli orsi JJ4 e MJ5.  
Con questo atto, l’associazione - che si fregia di rappresentare 6000 cacciatori trentini si vuole forse candidare  ad uccidere gli orsi condannati a morte da Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento, visto il diniego dell’Ordine dei Veterinari e della loro Federazione nazionale a operare l’eutanasia se ci dovesse essere il sì del Tribunale il prossimo 25 maggio
 

Approfittando della ’Leggecaccia selvaggia in vigore da qualche mese, potranno così imbracciare il fucile e utilizzarlo nei parchi e nei boschi dove i trentini vanno a correre, passeggiare e godere della natura, potendo così uccidere una preda per loro fino a oggi inarrivabile e non cacciabile: l’orso.  

Orsi che però sono loro stessi, i cacciatori, ad attirare nei pressi degli insediamenti umani rendendoli così confidenti con la complicità della stessa Provincia di Trento e poi farli dichiarare “pericolosi”.

Stando infatti a quanto riportato da Il Dolomiti, con il sistema delle mangiatoie caricate con il mais per attirare gli ungulati, regolarmente autorizzate dall’Amministrazione provinciale con il piano faunistico risalente al 2010, vengono attirati anche gli orsi, istintivamente timorosi delle persone, che però diventano automaticamente confidenti quando associano la presenza umana alla disponibilità di cibo. Sono infatti attirati ciò che trovano al loro interno, come si vede dal videoe non scappano né all’arrivo del cane né a quello del cacciatore, che ha la possibilità di filmare un orso a pochi metri di distanza.  

Questa entrata in scena dei cacciatori nella vicenda che riguarda gli orsi JJ4 e MJ5,conferma una volta di più i veri interessi della categoria  cacciatori raccontano di essere i primi ambientalisti, coloro che più di tutti curano gli equilibri ambientali, ma con questa presa di posizione non fanno altro che dimostrare chiaramente che si tratta solo di un tentativo di rendere più tollerabile la loro sanguinaria attività che ora grazie alla Legge “caccia selvaggia” può essere esercitata tutto l’anno, contro qualsiasi specie, anche nelle aree urbane e nei parchi e può mettere nel mirino specie superprotette come gli orsi. Massimo Vitturi - Responsabile Animali Selvatici

La nostra Associazione continuerà a battersi per la salvezza degli orsi trentini con ancora più forza portando al TAR di Trento ogni elemento utile per dimostrare anche i gravi rischi che correrebbero i cittadini a causa della presenza dei cacciatori in parchi e aree urbane.

Rischi molto maggiori di quelli
legati alla presenza degli orsi, considerando che nella sola scorsa stagione venatoria i fucili da caccia hanno ferito ben sessanta persone e ne hanno uccise diciannove, una delle quali era un giovane proprio in provincia di Trento.