La Regione Lombardia ha deciso di rinunciare all’appello a poche ora dall’udienza Collegiale del Consiglio di Stato, per esaminare il Decreto presidenziale n. RG 2197/2020, emesso il 27 marzo scorso, con il quale la terza Sezione del Consiglio di Stato aveva dichiarato la piena validità dell’ordinanza emessa il 10 gennaio, dal TAR Lombardia, al quale ci eravmo rivolti con ENPA, e che aveva sospeso alcune parti del piano che prevedeva l’uccisione delle volpi sul territorio della provincia di Lodi.
La Regione Lombardia ha quindi ammesso, implicitamente, l’illegittimità del suo piano di uccisione delle volpi, confermata già in prima istanza dal Consiglio di Stato, al quale la Regione si era rivolta per tentare di ripristinare il piano volpi sospeso dal TAR, che aveva riconosciuto le nostre ragioni.
Questa rinuncia “fuori tempo massimo”, non è stata però gradita dal Consiglio di Stato che ha quindi condannato la Regione Lombardia a rifondere le spese legali sostenute dalle associazioni animaliste.
E’ scandaloso che la Regione più colpita dall’emergenza Covid, spenda i soldi dei suoi cittadini per sostenere gli interessi dei cacciatori, giudicati illegali da tutti i gradi della Giustizia Amministrativa.
Siamo comunque soddisfatti perché resta pienamente vigente l’ordinanza del TAR Lombardia, che aveva vietato la partecipazione dei cacciatori ai piani di controllo, salvando così la vita a centinaia di animali.