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Caccia ai lupi in Maremma, interrogazione ai Ministeri

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Ultimo aggiornamento

domenica 03 novembre 2013

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Sono tredici i Senatori che hanno firmato un’interrogazione presentata in commissione Ambiente, in risposta all’interrogazione depositata dal presidente della Commissione Agricoltura alla Camera Luca Sani (PD) che chiedeva al Governo di dare il via agli abbattimenti dei lupi per tutelare la pastorizia.

Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e al Ministro della Salute si sono rivolti Monica Cirinnà (PD), Manuela Repetti (PDL), Loredana de Petris (SEL), Paola Taverna (M5S), Manuela Granaiola (PD), Silvana Amati (PD), Laura Puppato (PD), Lucio Tarquinio (PD), Serenella Fucksia (PD), Venerina Padua (PD), Roberto Cotti (M5S), Marino Germano Mastrangeli (Gruppo Misto), Roberto Cociancich (PD), per chiedere di adottare misure per incrementare le risorse dedicate al controllo incruento del randagismo sul territorio nazionale, di operare fin da subito nel commissariamento delle amministrazioni pubbliche inadempienti in materia di randagismo e di respingere ogni tentativo di interventi di controllo cruenti di lupi e canidi.

Il controllo cruento non è né sarà mai una soluzione ai problemi: le amministrazioni pubbliche, invece, devono farsi carico delle proprie responsabilità in tema di prevenzione. Sul territorio di elezione di Sani, la Maremma toscana, è già in atto il progetto Life Ibriwolf, con lo scopo di far fronte alla questione degli attacchi alle greggi senza uccisioni di lupi né di cani. Ogni tentativo di avviare massacri è illegale sia per quanto riguarda la legge 157 sulla caccia che per l’art.544 bis del codice penale in materia di uccisione di animali.

La proposta di Sani ha il sostegno, tra gli altri di Monica Faenzi (PDL), anch’essa membro della Commissione Agricoltura. Entrambi i deputati, Sani e Faenzi, inoltre, avevano in precedenza suggerito persino l’abbattimento dei cani randagi.

La prevenzione del randagismo canino in base alla legge 281/91, che tra l’altro tutela in assoluto i cani, è la via da seguire per affrontare il problema!

Ricordiamo che la principale responsabilità dei danni alle greggi è da ricercarsi nella cattiva gestione dei cani da parte degli allevatori stessi, che li lasciano liberi vagare e di colpire gli ovini di altri, mentre il numero dei lupi responsabili degli attacchi è minimo, con la conseguenza che il tentativo di ricercare consensi politici chiedendo autorizzazioni all’abbattimento dei predatori è la via più populista e sbagliata per trovare una soluzione.

Tra i tredici firmatari dell’interrogazione in risposta all’on. Sani, sei sono del suo stesso partito (PD), mentre dal medesimo territorio vengono Manuela Granaiola (Viareggio) e la maremmana d’adozione Monica Cirinnà. Da sottolineare come ad opporsi alla proposta del presidente della Commissione Agricoltura sia persino la responsabile nazionale tutela animali del PD, Silvana Amati, insieme alla capogruppo di SEL al Senato, Loredana De Petris.