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Bracconaggio: in azione per smantellare le trappole illegali in Sardegna

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Ultimo aggiornamento

martedì 15 gennaio 2019

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Il sud della Sardegna rappresenta uno dei 7 “black-spot” nazionali del bracconaggio, aree individuate dal Ministero dell’Ambiente dove le norme nazionali e europee sulla tutela degli uccelli migratori, vengono costantemente violate dalla popolazione locale.

Per contrastare questo fenomeno, la nostra sede LAV di Cagliari a dicembre scorso ha organizzato numerose perlustrazioni e attività di contrasto al bracconaggio nella Sardegna Meridionale, in particolare nel territorio a sud-est tra Villasimius e Castiadas, dove i volontari hanno individuato e smantellato una decina di postazioni di reti per uccellagione, liberando diversi animali come dimostrato anche da questo video

Tordi, pettirossi, merli, ghiandaie, rapaci ed altri uccelli vengono catturati con le reti e con i lacci, sistemi illegali in tutta Europa ma che in Sardegna continuano a essere utilizzati per una tradizione dura a morire. Molti di questi uccelli sono stati liberati dai volontari della LAV, mentre un bracconiere è stato individuato e segnalato ai Carabinieri.

A breve la Sardegna sarà chiamata alle urne, in questa occasione chiediamo con forza che la prossima Giunta Regionale si impegni concretamente per contrastare il gravissimo fenomeno del bracconaggio che, per colpa di pochi criminali, trasmette un’immagine della Regione che non rispetta la stragrande maggioranza dei cittadini, fortemente contrari a qualsiasi forma di maltrattamento degli animali selvatici.