Un recente episodio accaduto durante una festa ne è un esempio.
Nelle scorse settimane lo spettacolo pirotecnico organizzato in occasione della festa della Madonna della Marina a Malamocco, nel veneziano, ha causato attimi di panico e terrore tra i presenti.
Alcuni dei fuochi d’artificio, sparati dal mare, sono ‘atterrati’ sulla folla, composta principalmente da famiglie che, a riva, assisteva ai fuochi.
Gli spettatori si sono allontanati correndo alla vista dei frammenti di materiale incandescente che atterravano proprio su di loro.
Risultato: una decina di feriti, lievi per fortuna, in particolare tra i bambini e tantissima paura.
Non esistono fuochi di artificio "sicuri" al 100%, da nessun punto di vista e possono accadere sempre eventi come quello di Malamocco. E non solo, la tradizione di festeggiare usando elementi pirotecnici e che scoppiano è spessissimo funestata da incidenti: le esplosioni di fabbriche di fuochi d'artificio hanno causato dal 2000 al 2020 almeno 71 morti.
La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), come riferito da ANSA, alla luce degli ultimi dati forniti dal dipartimento di sicurezza ha aggiornato il 1° gennaio scorso il conteggio delle vittime dei ‘festeggiamenti’: tra il 2012 e il 2024 si sono registrati in totale in Italia 7 morti e 3.494 feriti gravi a causa di petardi, fuochi d'artificio e proiettili vaganti.
Tutto questo senza parlare degli animali, del terrore e della morte causate da azioni che agli occhi dei più sono solo un modo come un altro di celebrare un evento,
Sia negli animali familiari che nei selvatici, le forti deflagrazioni e le luci improvvise e intermittenti innescano comportamenti tipici della loro specie per la sopravvivenza, con conseguenze anche catastrofiche. Le morti si stimano numerosissime, ma non sono censite.
Ognuno di noi conosce qualcuno che ha perso un animale a causa dei festeggiamenti.
Anche l’ambiente non è esente dai danni. I fuochi d'artificio emettono nell'aria sostanze che contribuiscono all'inquinamento atmosferico da polveri sottili e al cambiamento climatico. Inoltre, i residui dei botti, come le cartucce e i petardi non esplosi, inquinano il suolo e l'acqua.
I botti non sono un tema stagionale, ma attraversano l’anno, anche a Ferragosto ogni scusa è buona, ogni tradizione è quella che ‘no, non può essere cambiata’, ogni festino o vittoria ha la sua dose di rumore violento e di rischio.
Il cambiamento legislativo e culturale e urgente. Noi lo esigiamo, per gli animali, per l’ambiente e per tutti coloro che hanno un minimo di senso di responsabilità verso gli altri.