Erano giovani al primo giorno di lavoro. Riflettere sul costo delle 'celebrazioni' in termini di vite perse è obbligatorio.
Proprio all'indomani del lancio della nostra campagna #Bastabotti compare sulla stampa la prima notizia tragica legata alle ‘celebrazioni' del Capodanno e di altri eventi.
A Ercolano (NA) è esplosa una fabbrica abusiva di fuochi d'artificio: l'incidente ha causato il decesso di tre giovani, tutti al primo giorno di lavoro. La tragedia è accaduta nel capannone adibito a deposito di botti che è stato sconquassato dalla violenza della deflagrazione.
Le immagini, come si è visto nei video diffusi dai media, ricordano la distruzione causata da azioni di guerra. Ed è proprio una guerra, con i relativi bollettini, quella che culminerà l'ultimo giorno del 2024.
Le prime notizie del nuovo anno saranno i numeri di morti e feriti nei festeggiamenti.
Abbiamo assimilato questa tradizione mortale, in un'assuefazione che è obbligatorio combattere, per gli animali e non solo.
Bisogna contrastare la follia dei botti e dei fuochi d'artificio anche per le vittime umane, come quelle di Ercolano, coinvolte anche in oscuri giri produttivi e di vendita, spesso illegali e senza misura di sicurezza.
Ovviamente, dire basta è doveroso per le vittime animali, che a milioni soffrono in modo estremo di questi eventi ‘di felicità', e per l'ambiente, ferito da elementi inquinanti e distruttivi che ricadono sul benessere di ognuno.
La tragedia di Ercolano ci ricorda, a 43 giorni dal 31 dicembre, che possiamo e dobbiamo fare qualcosa. Per tutti.
Chiedi anche tu al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e ai Presidenti di Camera e Senato di dire BASTA BOTTI! E vieni in piazza il 23 e 24 novembre!