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Un'altra innocente vittima dei bocconi avvelenati a Gorlago (Bergamo)

Atena, cagnolina della famiglia della nota modella Marica Pellegrinelli, è l’ultima vittima delle esche avvelenate nella provincia di Bergamo. 

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Ultimo aggiornamento

lunedì 10 ottobre 2022

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Sporgeremo denuncia per chiedere che siano identificati i responsabili di queste atrocità

Un’altra vittima degli odiatori seriali di animali viene pianta dalla sua famiglia. E’ Atena, cagnolina della famiglia di Marica Pellegrinelli, nota modella che forte dell’eco che possono avere le sue parole, lancia un appello ai cittadini di Gorlago e Comuni limitrofi a prestare la massima attenzione durante le uscite con il proprio cane a causa della presenza, già recentemente segnalata, di bocconi avvelenati nella zona.

Sarebbero infatti già 6 le vittime nella sola giornata di ieri, gli altri 5 cani sarebbero sopravvissuti, ma con danni irreversibili.

I Carabinieri Forestali sono già stati allertati e il Comune di Gorlago ha immediatamente disposto dei cartelli di segnalazioni di esche avvelenate.

“Anche la LAV sporgerà denuncia e ci auguriamo che i responsabili siano identificati prima di dover piangere altre vittime. Vogliamo mandare un abbraccio virtuale a questa famiglia che ha dovuto salutare Atena tra atroci sofferenze”. LAV , Sede di Bergamo

Nell’attesa che chi sparge morte possa essere assicurato alla giustizia, ricordiamo alcuni utili accorgimenti: le aree maggiormente a rischio sono le immediate vicinanze delle aziende faunistico - venatorie o di protezione della fauna o di caccia autogestite, in cui gli avvelenatori hanno tutto l'interesse a sterminare qualsiasi predatore che possa interferire con l'attività venatoria.

I boschi in cui si raccolgono tartufi possono nascondere insidie: la concorrenza tra i tartufai può infatti spingere a cercare di avvelenare il cane dei concorrenti. I confini di coltivazioni collinari e montane sono da considerarsi anch'essi zone a rischio: l'avvelenamento di cervi, caprioli ed altri animali che possono danneggiare il raccolto è purtroppo una pratica diffusa.

Se possibile meglio non passeggiare con il cane in queste zone o valutare di fargli indossare una museruola a gabbia (previa abituazione graduale a questo strumento e solo se il cane la tollera).

E’ inoltre fondamentale che l’Ordinanza del Ministero della Salute “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” venga applicata nella sua interezza e non venga trascurata la bonifica dell’area nella quale sono rinvenuti i bocconi e l’affissione di apposita cartellonistica per indicarne la presenza e scongiurare, come avvenuto in questo caso, ulteriori vittime”.

Cosa fare per proteggere gli animali da esche avvelenate?


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