35.801 pasti per animali distribuiti dalla LAV in piena Pandemia,1350 animali aiutati e 95 sottoposti a cure veterinarie urgenti; 847 animali adottati e 694 animali sterilizzati: sono tra i principali risultati dei progetti realizzati dalla LAV nel 2020 e descritti nel nuovo Bilancio sociale dell’’Associazione. L’emergenza Covid ha investito, purtroppo, anche gli animali e tante famiglie cadute in disagio economico.
LAV oltre a distribuire aiuti materiali, come cibo e cure veterinarie, ha fornito consulenza gratuita sulla corretta interpretazione delle norme a tutela degli animali e gestito più di 20.000 richieste d’informazioni. E un’attenzione particolare è stata dedicata alle indispensabili azioni di “prevenzione”: dai progetti di sterilizzazione come quelli realizzati a Lampedusa e Putzu Idu per evitare nascite incontrollate, alle linee guida delineate nel Manifesto LAV “Non torniamo come prima” https://www.lav.it/chi-siamo/manifesto-lav per contrastare la Pandemia intervenendo al più presto sulle sue cause.
Focolai di Covid sono stati rivenuti negli allevamenti di visoni, anche in Italia, e LAV ha denunciato pubblicamente la violazione delle norme di biosicurezza in alcune di queste strutture, e continua a monitorare con attenzione l’evoluzione di questi contagi a livello nazionale e internazionale https://www.lav.it/news/rapporto-fashion-spillover. Siamo riusciti a far disporre dal Ministero della Salute (a fine dicembre) uno screening diagnostico obbligatorio in tutti gli allevamenti di visoni. Abbiamo ottenuto lo stop, seppur temporaneamente, delle riproduzioni dei visoni ed evitato così la nascita di 35-40.000 cuccioli di visone. Ora ci auguriamo che questo fermo diventi permanente, mettendo fine agli allevamenti di visoni e scongiurando nuovi rischi di spillover.
LAV redige per il sesto anno il Bilancio sociale, per proseguire il percorso di rendicontazione iniziato nel 2015 e raccontare a tutti gli stakeholder i risultati raggiunti grazie alle numerose attività svolte durante il 2020. Il Bilancio fornisce anche una dettagliata analisi “storica” d’impatto, con riferimento a importanti campagne come quella per il bando dei test cosmetici su animali, ma anche per alcuni progetti del 2020 ai quali corrisponde un “moltiplicatore del ritorno sociale” pari a 22,8.