Il 2019 è stato un anno ricco di progetti importanti che, pur nella loro complessità, hannno prodotto risultati che ci hanno ripagati del lavoro necessario a realizzarli: come dei pionieri orientati agli obiettivi, abbiamo portato avanti le nostre attività in difesa degli animali anche lo scorso anno.
Migliaia gli animali che abbiamo contribuito a salvare con il nostro impegno: 18 mila gli animali selvatici salvati da provvedimenti di caccia illegittimi; ma anche 9 tigri, probabilmente destinate al mercato orientale, e Lucy, Buddy e Calogero, le 3 bertucce che abbiamo portato in salvo dal traffico dal Nord Africa, grazie al progetto #BORNTOBEWILD, e che ora vivono insieme, formando una famiglia, nel rispetto delle loro caratteristiche etologiche.
Siamo tornati a Lampedusa per portare avanti il nostro progetto di prevenzione del randagismo: sono 135 i gatti e 23 i cani che abbiamo sterilizzato e identificato sull’isola, lo scorso anno.
Il nostro aiuto non è mancato nemmeno per affrontare le emergenze: in Provincia di Venezia abbiamo donato oltre 10 quintali di cibo durante l’emergenza “acqua alta”, e grazie ai fondi raccolti con una campagna di SMS solidale abbiamo acquistato la nostra prima ambulanza veterinaria, fondamentale per garantire l'operatività in caso di eventi eccezionali.
Sono oltre 420 mila le firme di attivisti, cittadini e scienziati che abbiamo raccolto per chiedere lo stop all’esperimento sui macachi di Torino e Parma, mentre per la prima volta in Italia abbiamo denunciato una strage poco nota, ma particolarmente efferata: quella di milioni di canguri in Australia. Diadora è stata la prima azienda a rispondere all'appello di rinuciare alle pelli di canguro nella sua produzione: un primo successo, ma non l’ultimo! Con il nostro team investigativo abbiamo invece documentato l’orrore che si nasconde dietro i cancelli degli allevamenti di mucche sfruttate per la produzione del latte nel cremonese: un lavoro coraggioso e complesso, ma che ci ha consentito di passare ai fatti e chiedere, legalmente, giustizia per quegli animali.